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Placcaggi e champagne: l’Italia batte l’Irlanda nella terza gara del Sei Nazioni femminile

SEI NAZIONI
©Getty

Azzurre costrette ad una partita di sacrificio, ma che rispondono sempre presente in difesa e segnano mete di pregevole fattura al largo: finisce 24-7

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Sono serviti 216 placcaggi all’Italia per battere l’Irlanda nella terza giornata del Sei Nazioni femminile 2023, ottenendo la prima vittoria in questa edizione del Torneo e la seconda contro queste avversarie dall’ingresso nel medesimo. L’Irlanda, squadra spesso di un livello simile a quello delle Azzurre, era infatti stata spesso la nemesi della squadra italiana, incapace di avere la meglio su di loro, tranne che in una singola occasione nel Sei Nazioni 2019. Anche questa gara non è stata perfetta: l’Italia è stata assai indisciplinata, ha balbettato in rimessa laterale ed ha sofferto in mischia ordinata. Tuttavia, una difesa animata da un indomito spirito di sacrificio e tre splendide segnature, una più bella dell’altra, hanno consegnato loro un importante trionfo con il punteggio di 24-7.

Il primo tempo

Le Azzurre partono forte e occupano con insistenza la metà campo avversaria, con due visite nei cinque metri vanificate da piccoli errori che consentono all’Irlanda di salvarsi. Ai primi 10 minuti di predominio italiano ne fanno da contraltare altrettanti di marca verde, complice una sostanziale indisciplina della squadra di casa. La prima mezz’ora di gara scorre via ad altissima intensità, ma con tanti errori da entrambe le parti. Il primo acuto della partita però è dell’Italia, che da mischia ordinata gioca una brillante combinazione che libera Aura Muzzo sull’out di sinistra. L’ala azzurra sfida la diretta avversaria e dà continuità all’azione servendo all’interno Beatrice Rigoni, che a sua volta placcata alza da terra a Sofia Stefan, che si tuffa dove l’erba è più verde. Dopo la marcatura per l’Italia arriva un finale di frazione molto difficile. L’Irlanda si stabilisce nei 22 delle Azzurre e minaccia più volte la marcatura. Alyssa D’Incà nega due volte la gioia della meta a Natasja Bevan prima e a Lauren Delany poi. La difesa è stoica e resiste fino al 42’, quando finalmente arriva l’in-avanti dell’Irlanda che interrompe l’offensiva e concede di andare al riposo sul 7-0.

La ripresa

Il secondo tempo inizia nel migliore dei modi: da una rimessa laterale persa dall’Irlanda a metà campo l’Italia porta il pallone fuori a Muzzo, che guadagna tanti metri palla in mano sfidando fisicamente le avversarie. Dal punto d’incontro Vecchini bussa alla porta della difesa, poi l’ovale va fuori e le avanti della nazionale azzurra sono perfette nella fissazione delle avversarie e nel passamano che porta la palla fino a D’Incà, con questa brava a battere l’ultima, disperata difesa per andare fin sotto i pali. Come nel primo tempo, dopo un buon inizio l’Italia subisce la reazione avversaria, ma la difesa non si lascia piegare, continuando a placcare in modo indomito, con una Sara Tounesi sugli scudi nel distribuire sonore legnate a ripetizione (finirà con 21 placcaggi a suo nome). All’ora di gioco le Azzurre rimettono finalmente il naso nella metà campo avversaria grazie a un pallone di recupero ottenuto con eccezionale brillante da Sillari, che placca, si rialza e ruba l’ovale. È la stessa Sillari a segnare 3 punti dalla piazzola poco dopo, mettendo 17 punti di distanza tra le due squadre. Nel finale l’Italia accusa una sempre maggiore difficoltà nella difesa del drive e in mischia ordinata. Prima una rolling maul irlandese fa troppi metri, poi l’Irlanda ottiene una mischia ordinata a 5 metri dalla quale ottiene una meta di penalità al 67’, con la direttrice di gara Groizeleau che ritiene il fallo della prima linea italiana decisivo per non far segnare una meta inevitabile. L’Italia suda freddo quando l’Irlanda torna in attacco a 5 minuti dal termine, con una percussione dietro l’altra nei 22 metri azzurri. La partita sembra sul punto di riaprirsi per un finale incandescente, ma dopo una sequenza interminabile, con le energie al lumicino e una difesa con le unghie e con i denti delle compagne, Sara Barattin risolve la situazione forzando un tenuto a terra. È l’azione decisiva, dopo la quale le Azzurre mettono una splendida ciliegina sulla torta dalla rimessa laterale che segue: furba e fuga sull’out di destra per Vecchini, palla mossa verso l’altro lato del campo e brillante calcetto oltre la linea di Rigoni raccolto dalla giocatrice premiata come la migliore del match, Alyssa D’Incà, che può schiacciare ancora sotto i pali. Il Lanfranchi di Parma esplode di gioia per un successo sofferto ma in definitiva meritato dell’Italia, con il risultato finale di 24-7.

Italia: 15 Beatrice Capomaggi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan ©, 8 Giada Franco, 7 Isabella Locatelli, 6 Francesca Sgorbini, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Lucia Gai, 2 Vittoria Vecchini, 1 Gaia Maris
A disposizione: 16 Emanuela Stecca, 17 Alice Cassaghi, 18 Sara Seye, 19 Valeria Fedrighi, 20 Laura Gurioli, 21 Alissa Ranuccini, 22 Sara Barattin, 23 Emma Stevanin

Marcatrici Italia
Mete: Stefan (28), D’Incà (41, 77)
Trasformazioni: Sillari (28, 41, 77)
Calci di punizione: Sillari (63)

Irlanda: 15. Lauren Delany, 14. Aoife Doyle, 13. Aoife Dalton, 12. Anna McGann, 11. Natasja Behan, 10. Dannah O’Brien, 9. Ailsa Hughes, 8. Deirbhile Nic a Bháird, 7. Grace Moore, 6. Dorothy Wall, 5. Sam Monaghan, 4. Nichola Fryday ©, 3. Christy Haney, 2. Neve Jones, 1. Linda Djougang
A disposizione: 16. Clara Nielson, 17. Sadhbh McGrath, 18. Kathryn Buggy, 19. Hannah O’Connor, 20. Brittany Hogan, 21. Molly Scuffil-McCabe, 22. Vicky Irwin, 23. Méabh Deely

Marcatrici Irlanda
Mete: penalty try (67)
Trasformazioni:
Calci di punizione:

A cura di OnRugby.it