Mondiali Rugby, il Sudafrica inventa il semaforo dall'area tecnica

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Durante il match contro la Scozia, Rassie Erasmus ha fatto accendere una lampada rossa per dare indicazioni agli Springboks dal box: al segnale (ripetuto più volte) il capitano Siya Kolisi indicava i pali per la punizione. L'allenatore sudafricano aveva utilizzato una tecnica simile già nel 2006, guadagnando il soprannome di "DJ Rassie"

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Un semaforo per dare indicazioni alla squadra dall'area tecnica. È l'incredibile metodo lanciato ai Mondiali di rugby dal Sudafrica, nell'esordio vincente per 18-3 a Marsiglia contro la Scozia. Durante il match, le telecamere hanno inquadrato il box degli Springboks dove Rassie Erasmus, assistente del ct Jacques Nienaber, aveva fatto accendere da Felix Jones una sorta di "semaforo" rosso. Il tutto dopo una penalità fischiata alla Scozia. A quel punto il capitano Siya Kolisi ha indicato i pali, scegliendo di piazzare la punizione, poi trasformata da Manie Libbok. Una scena ripetuta più volte nel corso del match. I segnali luminosi dalla tribuna sono solo l'ultima trovata: spesso, infatti, nel rugby, ci si affida ai water boy (coloro che entrano in campo durante le interruzioni per infortunio) per dare indicazioni ai giocatori. 

Il soprannome di "DJ Rassie"

Rassie Erasmus non è nuovo a queste tecniche. Già nel 2006, infatti, utilizzava delle luci per inviare segnali in campo ai suoi giocatori. Nella Currie Cup con i Cheetahs, Erasmus impiegò delle lampade colorate sul tetto del Free State Stadium di Bloemfontein, guadagnando il soprannome di "DJ Rassie". Più recente, invece, l'esperimento fatto nel test match pre Mondiali contro il Galles, in cui aveva utilizzato dei coni al posto delle luci. 

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