Italia-Namibia, il commento di Pierantozzi al match dei mondiali di rugby

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Francesco Pierantozzi

Francesco Pierantozzi

L'Italia ha segnato sette mete, raggiunto il punto di bonus dopo 55' e avuto ottime cose dalla panchina, ma ha anche giocato un primo tempo brutto, con tante imprecisioni. Azzurri in testa al girone, ma serve alzare il livello contro l'Uruguay per poi andare con la testa libera contro Francia e All Blacks

ITALIA-NAMIBIA 52-8, GLI HIGHLIGHTS

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Cominciamo dalle cose buone: vittoria con 7 mete segnate e solo 1 subita, più di 40

punti di scarto, bonus offensivo ottenuto al 55’ . Insomma quello che serve in un

Mondiale. Meglio il secondo del primo tempo. Sempre difficile partire comunque, si

è contratti, gran caldo in Francia, gran sole alle 13, anche contro un avversario

lontano nel ranking (Italia 13esima, Namibia 21esima). Buona la prova della

panchina, di chi è entrato cioè nella ripresa. Lamaro solido in difesa, Allan preciso al

piede, Page-Relo buon ritmo, Morisi di qualità, Zuliani impact player di alto livello,

Lamb quantità e altro, Nicotera continuo e preciso.

La cosa peggiore? L'inno nazionale...

La cosa peggiore: Il nostro inno che non sembra nemmeno il Canto degli italiani.

Dopo una marsigliese d’Ouverture senza carica allo Stade de France ecco Fratelli

d’Italia che nemmeno le peggiori e più scarse versioni ti propongono. D’accordo

voler fare i “diversi”, affidarsi a cori di ragazzini, però la solennità dell’inno significa

emozione, significa occhi lucidi, significa benzina per la partita. Disastro, un vero

fiasco. Speriamo correggano.

In campo: primo tempo brutto e molte imprecisioni

Primo tempo brutto, con poco ritmo, Capuozzo, per esempio, ha toccato

un solo pallone. Male i punti di incontro, soprattutto la “pulizia”, bisogna sacrificarsi,

fare il lavoro sporco. Una squadra di rango superiore deve imporsi, subito.

Fisicamente i namibiani di scuola sudafricana si sono fatti sentire col fisico, negli

impatti, le “collision”. E poi parecchie imprecisioni. Si è giocato senza grande

avanzamento contro avversari senza grandi qualità. Interessanti nel secondo tempo

le prove, gli aggiustamenti, con Allan apertura, Garbisi primo centro, Capuozzo nel

suo ruolo, estremo, Odogwu secondo centro.

Italia in testa al girone: e con la testa libera...

L’Italia è prima nel girone della Francia e degli All Blacks, non conta nulla,

certo, ma fa effetto. Con l’Uruguay a Nizza il 20 settembre bisognerà essere più

precisi, più concreti. Il livello sale. E’ bene ricordare che i sudamericani aspettano

questa partita da 2 anni, la preparano come se fosse la finale mondiale. Non sono

ammessi errori. Anche per restare davanti a tutti a punteggio pieno. Incredibile ma

vero, un regalo del calendario, per poi andare liberi con la testa verso All Blacks e

Francia.