Nel primo tempo le Azzurre resistono, con una buona difesa, alle Red Roses che giocano per 65’ del match in 14 per il rosso a Sarah Beckett. Nella ripresa la Nazionale italiana non può molto contro lo strapotere fisico e di gioco dell’Inghilterra che segna sei mete e conquista cinque punti, andando così in testa alla classifica del torneo. Puoi vedere le partite dell'Italia nel Sei Nazioni femminile in diretta su Sky e streaming su NOW
In uno stadio Lanfranchi di Parma gremito, le padrone di casa giocano bene i primi 40’ resistendo all’offensiva britannica che commette qualche errore di troppo, una novità per la squadra guidata da John Mitchell. Le ospiti in ogni caso dimostrano di essere più forti in mischia chiusa e nel gioco aperto, anche se marcano la prima meta soltanto a 10’ dall’intervallo con Hannah Botterman. Al 36’ Abbie Ward segna per la seconda volta e l’Italia può andare negli spogliatoi sotto di soli 10 punti.
Il secondo tempo è un monologo inglese. Nel giro di dieci minuti, dal 45’ al 55’, Lark Atkin-Davies, Ellie Kildunne (player of the match) e Helena Rowland scavano un solo profondo nel punteggio. L’Italia non riesce a superare la linea di metà campo, non regge l’impatto fisico e l’intensità di gioco delle inglesi che al 61’ e al 71’ segnano ancora con Mackenzie Carson e ancora con Ellie Kildunne. A tempo scaduto c’è tempo per l’ottava segnatura di Connie Powell che chiude il punteggio sul 48-0 per l’Inghilterra.
La cronaca della partita
Nei primi 10’ di partita l’Italia gioca a viso aperto con la corazzata inglese che sin da subito mette in mostra la sua forza fisica in un gioco veloce e potente.
Al 11’ l’arbitro Aurelie Groizeleau richiama il TMO per un possibile fallo da parte delle inglesi in ruck. Chris Assmus, dopo revisione delle immagini, comunica al giudice gara che il numero 8 inglese, Sarah Beckett, entra nel punto d’incontro colpendo direttamente il ginocchio di Michela Sillari. La decisione dell'arbitro francese è un cartellino giallo (decisione nel bunker) e Inghilterra in 14.
Al 16’ l’arbitro Groizeleau trasforma il cartellino giallo di Sarah Beckett in rosso, Inghilterra rimane in 14 per il resto del match. Subito dopo però le campionesse in carica marcano la prima meta della gara con Abbie Ward, dopo un gioco multifase a 5m dalla linea di meta. Il giudice di gara francese in un primo momento assegna la marcatura, poi l’annulla (con l’aiuto del TMO) perché la terza linea inglese gattona con il pallone in mano. Si rimane sullo 0-0.
Al 25’ non ci sono ancora vere occasioni per segnare, la partita è spezzettata anche a causa dell’insolita indisciplina delle Red Roses che commettono qualche imprecisione di troppo; di contro l’Italia difende bene, resiste in mischia chiusa e quando può approfitta di qualche pallone rubato per risalire il campo.
Al 31’ la difesa azzurra capitola. Dopo una mischia vinta con relativa facilità, l’Inghilterra si avvicina alla linea di meta con dei pick and go potenti; le azzurre placcano e provano a resistere ma non possono nulla contro la carica determinante di Hannah Botterman. 0-5.
Nonostante l’inferiorità numerica le campionesse in carica macinano gioco e cinque minuti più tardi raddoppiano. L’azione individuale di Emily Scarratt spacca in due la difesa italiana; Lucy Packer sposta il gioco per le pesanti prime linee inglesi che portano Abbie Ward a marcare il 10-0 con cui si chiude il primo tempo.
Il secondo tempo si apre con la terza marcatura dell’Inghilterra. Touche a 5m dalla meta, maul ben organizzato che avanza contro una difesa italiana che non può nulla sulla spinta potente delle britanniche. Lark Atkins-Davies schiaccia per il 15-0 per le ospiti. Cinque minuti e le Red Roses raggiungono il punto di bonus offensivo con Ellie Kildunne; l’estremo britannico raccoglie un calcio di liberazione dell’Italia, mette in moto le sue gambe atletiche e penetra nella difesa avversaria segnando la quarta meta del match. 0-22.
Nella ripresa le detentrici del torneo rientrano con la voglia di azzannare la partita ed è quello che succede al 54’ con la quinta meta di Helena Rowland, che schiaccia l’ovale sotto i pali. Zoe Harrison trasforma e il punteggio è 0-29.
Al 61’ arriva la sesta meta per le britanniche. L’azione è lunga, le inglesi sono brave a spostare il gioco a destra e sinistra, accelerano improvvisamente per creare il gap nella difesa azzurra che non regge il ritmo. É Mackenzie Carson a trovare il pertugio giusto, 0-36.
Al 69’ l’arbitro Groizeleau, su richiamo del TMO, estrae un altro cartellino giallo (decisione nel bunker) al centro Helena Rowland che in una ruck colpisce con la spalla la testa di una giocatrice italiana. Due minuti più tardi altra grande accelerazione dell’offensiva inglese, che a dispetto della doppia inferiorità numerica, riesce a crearsi l’occasione per consentire a Ellie Kildunne di segnare la settima meta del match. 0-41.
A tempo scaduto Emma Stevanin salva una meta ma commette fallo, giallo per lei e Italia che chiude in 14. Sulla touche seguente il raggruppamento avanzante dell’Inghilterra è inarrestabile e Connie Powell schiaccia l’ottava meta del match. Holly Aitchison trasforma il calcio di punizione e la partita termina 48-0 per l’Inghilterra.
Il tabellino di Italia-Inghilterra
Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’incà, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan (c), 8 Giulia Cavina, 7 Francesca Sgorbini, 6 Isabella Locatelli, 5 Sara Tounesi, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Silvia Turani, 1 Gaia Maris
A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Lucia Gai, 19 Alessia Pilani, 20 Giordana Duca, 21 Alessandra Frangipani, 22 Emma Stevanin, 23 Francesca Granzotto
Inghilterra: 15Ellie Kildunne, 14 Abby Dow, 13 Helena Rowland, 12 Emily Scarratt, 11 Jess Breach, 10 Zoe Harrison, 9 Lucy Packer, 8 Sarah Beckett, 7 Marlie Parker (c), 6 Sadia Kabeya, 5 Abbie Ward, 4 Zoe Aldcroft, 3 Kelsey Clifford, 2 Lark Atkins-Davies, 1 Hannah Botterman
A disposizione: 16 Connie Powell, 17 Mackenzie Carson, 18 Maud Muir, 19 Maddie Feaunati, 20 Alex Matthews, 21 Natasha Hunt, 22 Holly Aitchison, 23 Megan Jones
Mete: Botterman (31’), Ward (36’), Atkins-Davies (45’), Kildunne (50’, 71’), Rowland (54’), Carson (61’), Powell (82’)
Trasformazioni: Harrison (51’, 55’, 62’), Aitchison (83’)
Calci di punizione: /
A cura di Onrugby.it