In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Sei Nazioni, Tommaso Menoncello è l'MVP del torneo. "Per l'Italia è solo l'inizio"

il premio

Moreno Molla

"Questo premio vale molto per me, ma anche per la squadra e per il rugby italiano. E' un punto di partenza per l'Italia, è solo l'inizio". Le parole di Tommaso Menoncello, nominato miglior giocatore del Sei Nazioni che ha battuto col 33 % dei voti (oltre 114mila) l’irlandese Bundee Aki, l’inglese Ben Earl e lo scozzese Duhan van der Merwe

E' DI LORENZO PANI LA META PIU' BELLA DEL SEI NAZIONI

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Il 6 Nazioni migliore di sempre. Lo dicono prestazioni e, soprattutto, risultati. 2 vittorie, come nel 2007 e nel 2013. E un pareggio, beffa, perché poteva/doveva essere una vittoria a Lille quando la Francia è stata salvata da un palo. Lo confermano altri due premi. Tutt’altro che banali. Individuali e al tempo stesso di squadra. Come la meta di Lorenzo Pani. L’ultima del torneo. Quella del trionfo di Cardiff contro il Galles. Quell’azione, iniziata con una touche, proseguita con movimenti preparati dai tre-quarti nell’allargamento del gioco e nella creazione degli spazi, e finalizzata dalla volata del nostro estremo, è stata votata come la più bella del torneo con il 64 % delle preferenze.

Un giocatore completo

Senza nulla togliere al riconoscimento per Lollo, il premio di miglior giocatore del torneo assegnato a Tommaso Menoncello ha una rilevanza ancora superiore. “Lo dedico alla squadra. Senza i miei compagni non avrei potuto vincerlo”. Vero. Ma lui ci ha messo del suo. Lui, classe 2002 come Lorenzo Pani, che ha saltato l’ultima Coppa del mondo per un infortunio al bicipite che lo ha fatto piangere. Ma che lo ha fatto tornare più forte, determinato, maturo. Lui che spacca placcaggi. Lui che batte avversari. Lui che segna mete. O che le fa segnare come a Tommaso Allan, nel match d’esordio del 6 Nazioni 2024 contro l’Inghilterra. Lui che placca. Lui che è un giocatore completo. Come non se ne vedevano alle nostre latitudini da tempo. Forse, esagerando, il primo rugbista azzurro di sempre con tutte queste caratteristiche.

Menoncello primo, battuti Aki, Earl e Van der Merwe

Ha battuto col 33 % dei voti (oltre 114mila) l’irlandese Bundee Aki, l’inglese Ben Earl, lo scozzese Duhan van der Merwe. Potenzialità già intuite. Ora consolidate. Che cominciano a far mettere su di lui gli occhi delle potenze straniere di club. Come giusto, ovvio, che sia. 3 risultati positivi su 5 partite. Numero 8 del ranking mondiale. Lorenzo Pani che segna la miglior meta del torneo. Tommaso Menoncello che ne è il miglior giocatore. Aggiungiamoci i 103 placcaggi del capitano dell’Italia, Michele Lamaro (nessuno come lui). Sì. Il 6 Nazioni 2024 è stato il migliore di sempre. Ma, come ha detto Tommaso Menoncello: “E’ un punto di partenza. Non deve essere un punto in mezzo al mare, ma l’inizio di un cammino in salita”. Bravo Tommy. Brava Italia.