La maledizione dello spogliatoio sud del Principality Stadium

18 sconfitte consecutive. In realtà 17. Ma la vittoria contro i Barbarians , nel giorno dell’addio alla leggenda Alun Wyn Jones, non è un test-match e quindi non conta. Sintetizzando: il Galles per tutto il 2024 e fino al luglio 2025 ha sempre e solo perso. E per tacitare anticipatamente gli haters, no, nemmeno l’Italia nel rugby ha fatto tanto. Nemmeno negli anni peggiori 18 sconfitte consecutive. 644 giorni senza vittorie. Da Warren Gatland a Matt Sherratt. Già sapendo che non sarebbe stato lui l’uomo del nuovo corso. Una crisi senza eguali per una delle Home Unions, per una delle nazionali cardini del rugby, per uno dei movimenti più floridi nel mondo ovale. E una crisi non solo di risultati. La federazione ha cambiato a più riprese chairman, CEO, membri direttivi del Board, travolta anche da scandali misogini, accuse di sessismo e di tollerare la cultura dell’alcolismo. Un movimento in crisi nella sua totalità. Violenze tra tifosi nelle partite dei campionati inferiori. I migliori giocatori che scelgono di lasciare il Paese per trasferirsi all’estero . E le franchigie in URC che da 4 diventeranno 3 entro non si sa bene quando. Al più tardi nel 2028. Perché non ci sono i soldi e le risorse per mantenerle. Se oggi contro Benetton e Zebre giocano Cardiff, Ospreys, Dragons e Scarlets , in futuro ci saranno Cardiff , Galles dell’est e Galles dell’ovest. Con buona pace del nord in cui il rugby non ha mai attecchito. 18 sconfitte consecutive. Interrotte il 12 luglio scorso a Kobe. Giappone 22 Galles 31. Ancora con Matt Sherratt come CT. Perché non si era ancora trovato il nome del nuovo allenatore. Identificato poi con Steve Tandy. Ex allenatore della difesa della Scozia. Chiamato, poi, nel coaching staff dei British & Irish Lions. Ex allenatore della difesa dei Waratahs. Ex allenatore capo degli Ospreys. Dove ha trascorso la maggior parte della sua carriera da giocatore. Coach nuovo, aria nuova. Piccoli, ma significativi, cambiamenti. Non per distanziarsi dal lavoro dei predecessori. Quanto più per dare l’idea di una vera e propria nuova era. Cambiato il giorno di riposo in una settimana tipo con partita il sabato. Cambiato il luogo delle riunioni, ora tenute nel Centro Nazionale dello Sport Gallese, lasciando il lussuoso Resort di Vale of Glamorgan solo per il riposo. E cambiato anche lo spogliatoio… Entrando al Principality Stadium, dopo aver salito i gradini che conducono agli spogliatoi , i gallesi adesso dovranno girare a destra e non più a sinistra. Trasferiti. Per scelta. Dallo spogliatoio sud a quello nord. Una fuga dallo spogliatoio maledetto… Una voce. Suffragata da molti fatti. Certo, quello è stato da sempre lo spogliatoio del Galles nelle partite casalinghe. E lo era anche nei giorni in cui si conquistavano Sei Nazioni con tanto di Grande Slam. Ma quello era anche stato lo spogliatoio delle squadre che avevano perso le prime 12 finali di calcio inglese giocate a Cardiff mentre Wembley era in fase di ristrutturazione. FA Cup, League Cup, finali promozione delle categorie inferiori. Niente. Le squadre che si cambiavano nello spogliatoio sud regolarmente uscivano sconfitte. Fino all’11 maggio 2002. Finale play-off di Seconda Divisione. Stoke City – Brentford 2-0. Sono solo numeri, si dirà. Coincidenze, Ok. Tuttavia, un mese prima, il management dello stadio aveva tentato anche la carta dell’esorcismo chiamando un esperto di feng shui, il Dottor Paul Darby, tifoso dell’Arsenal, per allontanare la negatività da quel luogo. Incenso, sale marino, campane tibetane, canti buddisti e perfino un cavallo fatto transitare sul campo da gioco. Non bastasse quello, convocato anche l’artista gallese, e milionario eccentrico, Andrew Vicari per dipingere sulla parete un sole nascente, un cavallo al galoppo e una fenice. Dopo qualche giorno per far sì che tutto si allineasse a dovere ecco tornare tutto alla normalità. Fino al passato recente. La nazionale gallese di rugby, infatti, dal 12 novembre 2022 ad oggi non ha più vinto un match nel suo tempio. Fatta eccezione per una sfida per mondiale nell’agosto 2023 contro un’Inghilterra in formato molto ridotto. Ultimo successo probante contro l’Argentina. E proprio Los Pumas arriveranno a Cardiff domenica. Nel giorno del primo test come allenatore del Galles per Steve Tandy. Che, per non saper né leggere né scrivere, senza scomodare stregoni e artisti vari, ha scelto di cambiare strada e spogliatoio. Sperando di cambiare anche i destini di una delle nazioni di rugby più importanti al mondo.

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La maledizione dello spogliatoio sud del Principality Stadium

Moreno Molla