Saranno New England Patriots e Philadelphia Eagles a giocarsi domenica 4 febbraio il 52° Super Bowl (diretta dalle 23.00 su Fox Sports, canale 204). Per Brady l'8^ finale, la 2^ contro gli Eagles, che scherzano sul ruolo di "sfavoriti"
“Haters”. Negli States è la definizione per quelli che nello sport tifano contro. Quando giocano i Patriots potete mettere in questo club, a parte Boston e provincia, tutti gli altri 51 stati e gran parte degli appassionati di football in giro per il mondo. Ancora una volta però devono tutti rimettere le loro bamboline e gli spilloni nel cassetto per un paio di settimane almeno. Forse sarebbe più corretto però in quel cassetto metterci anche un po’ di rispetto per una squadra che ha vinto una grande partita contro un avversario che si è dimostrato assolutamente all’altezza.
Il criticato Bortles è stato praticamente perfetto fino a 5 minuti dalla fine della partita, Fournette ha corso con potenza e una personalità che non dovrebbe, per una partita così, appartenere ad un rookie, la difesa ha fatto la sua parte, ma alla fine anche i Jags hanno dovuto arrendersi. E’ vero hanno pagato le penalità (98 yards) e forse la poca esperienza a questo livello, nonostante per gran parte della partita abbiano avuto una buona percentuale sui terzi down, ma grande credito deve andare ai Patriots e ai due soliti sospetti: Tom Brady e Bill Belichick. Per tutta la settimana in America si è certamente parlato molto di più della sua mano che delle “vicende” quotidiane del Presidente o dell’ondata di gelo che paralizzato gran parte del paese. Guanti o non guanti, i punti di sutura o addirittura se sarebbe sceso in campo o meno. Al secondo gioco della partita, senza guanto, ha completato un lancio per 31 yards. Tutto chiaro dall’inizio.
Senza Edelman da agosto, perso alla fine del primo tempo il suo terminale preferito Gronkowski (fermato dal concussion protocol), con 10 punti di svantaggio a 9 dalla fine del 4° quarto, è salito in cattedra quel grande campione che ha sempre dimostrato di essere. Ha lanciato per un totale di290 yards e 2 TD per andare a giocare l’ottavo Superbowl della sua carriera. Otto assieme a quel Belichick che ha vinto il 28esimo match ai playoffs della sua vita e ancora una volta lo ha fatto mettendoci la sua firma quando a partire dal terzo quarto ha tolto completamente le corse a Jacksonville costringendo Bortles a lanciare. Spettacolare e decisivo è stato anche il solito Amendola. Sua la ricezione decisiva nell’ultimo quarto su un 3° e 18, suo uno straordinario ritorno di punt, suoi i 2 TD decisivi.
Invidiato da tanti appassionati per un presunto flirt con Kay Adams, la bella e brava conduttrice della NFL TV, Amendola è stato la chiave per Brady nella rimonta per la sua velocità, ma soprattutto per la capacità di saper riceve sia nello slot che sull’esterno e questo ha scombinato, assieme a sciagurate penalità, i piani difensivi dei Jags.
Per New England sarà il decimo Superbowl della loro storia e ritroveranno gli avversari di quello del 2004 giocato e vinto curiosamente proprio a Jacksonville. I Philadelphia Eagles che al contrario dei Pats un trofeo del Superbowl non lo hanno ancora mai sollevato e che hanno vinto il Championship della NFC con la rabbia di chi pretende rispetto. Da quando si è infortunato il QB titolare Carson Wentz nessuno ha dato più una chance alla squadra di Doug Peterson e al suo sostituto Nick Foles nonostante siano comunque arrivati alla post season con la testa di serie numero 1. Il Championship Game è iniziato col volo della mascotte Challenger (un aquila reale di 28 anni) e la musica di Rocky ed finita con un trionfo.
Hanno distrutto i Vikings che per molti dopo la clamorosa ricezione di Diggs contro New Orleans erano la squadra del destino che avrebbe giocato il Superbowl in casa ed invece non c’è stata partita. A Minneapolis andranno gli Eagles grazie ad una difesa incredibile che non ha fatto respirare Keenum e concesso pochissimo sul lungo, grazie alle corse di Ajayi e Blount e a ricevitori come Jeffery e Smith (che un Superbowl lo ha già vinto con Baltimore) che sono stati così esplosivi da spaventare forse anche qualcuno con la felpa dalle maniche tagliate all’interno del Gilette Stadium. Un capitolo a parte lo merita Foles. Nel confronto tra quarterback non attesi a questo livello, due amici ed ex compagni di squadra ai Rams, ha surclassato Keenum lanciando per la prima volta dall’ottobre 2014 per più di 300 yards in una partita.
La qualità dei vincenti nella vita è quella di eccellere nelle grandi occasioni e Foles è stato fantastico per coraggio ed esecuzioni contro i Minnesota Vikings. Sulla carta il confronto con i Patriots nel Superbowl 52 è assolutamente impari, ma sulla carta nessuna squadra e nessun atleta hanno mai vinto nulla. Bisogna farlo in campo e con la difesa degli Eagles…. Sugli spalti anche a Minneapolis saranno tanti i tifosi con le maschere dei cani (esaurite questa settimana su Amazon 2 volte) e saranno scatenati. Maschere per simboleggiare il ruolo di underdogs. Trasformato però in rabbia vincente in campo.