NCAA basket, il paisà DiVincenzo regala il titolo a Villanova. Michigan ko 79-62

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I Wildcats conquistano il loro secondo titolo del college basket negli ultimi tre anni grazie ai 31 punti della guardia di origini italiane Donte DiVincenzo, soprannominato "Big Ragu" per via dei suoi capelli rossi. E' il giusto epilogo di una stagione in cui Villanova ha dominato il torneo

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Come ogni Final Four che si rispetti, arriva puntuale l'ennesima favola anche dall'edizione 2018 del basket NCAA, che ha consegnato il titolo a Villanova, capace di annientare Michigan con il punteggio di 79-62 nella finale giocata davanti ai 70mila dell'Alamodome di San Antonio. Il protagonista inatteso è Donte DiVincenzo, guardia classe 1997 dei Wilcats, capace di chiudere a referto con 31 punti (5/7 da tre e 5 rimbalzi) uscendo dalla panchina. Una prestazione sopra le righe del numero 10 di Villanova, soprannominato il "Michael Jordan del Delaware" ma soprattutto chiamato dai suoi tifosi "Big Ragu". Il motivo di questo particolare nickname lo ha spiegato direttamente il miglior giocatore della finale NCAA, primo giocatore dai tempi di Glen Rice (1989) a segnare 30 punti con almeno 5 canestri da tre in una finale per il titolo: "Sono uno dei pochi italiani rossi che ci sono in giro, me lo merito un soprannome così...". Villanova si è aggrappata subito al paisà, capace di segnare 18 dei primi 32 punti della sua squadra, trascinando i suoi negli spogliatoi sopra di 9 lunghezze (37-28). Nella ripresa la squadra di coach Jay Wright ha messo il puntello al capolavoro di una stagione fantastica da 36-9, che l'ha portata ad essere la favorita numero 1 per il titolo nella Final Four del Texas. Non a caso, 'Nova ha vinto le sei partite del torneo in doppia cifra, raggiungendo Michigan State (2000), Duke (2001) e North Carolina (2009) in un ristretto e prestigioso club. A fare la differenza sono state ancora una volta le triple (10 a bersaglio con il 37%) e la difesa, con Michigan stritolata dall'organizzazione dei Wildcats, che ha tenuto per la decima volta un'avversaria sotto quota 70 punti. Oltre a DiVincenzo (nominato MVP delle Final Four), da segnalare i 19 punti di Bridges, mentre Brunson si è fermato a 9, appena sotto la doppia cifra, con 4/13 dal campo. Michigan si è aggrappata ai 23 punti di Muhammad-Ali Abdur-Rahkman e ai 16 con 7 rimbalzi del tedescone Moritz Wagner, che in molti hanno già accostato a Dirk Nowitzki (seppur con caratteristiche tecniche totalmente diverse), pagando però il pessimo 14% dalla lunga con appena 3 triple mandate a segno sulle 23 tentate. I Wildcats vincono così il loro terzo titolo della storia (1985, 2016, 2018), il secondo negli ultimi tre anni, che ne fanno una delle big del college basket. Sembra incredibile pensare che solo qualche stagione fa, il college di Philadelphia era invece considerata una 'cindarella', un 'underdog': programmazione e reclutamento hanno fatto la differenza, rendendola ora una potenza al pari delle storiche North Carolina, Duke e Kansas. In attesa di capire chi tra DiVincenzo e compagni farà il grande salto tra i professionisti della NBA, Villanova si gode il suo capolavoro, con un occhio fisso sul prossimo obiettivo: il titolo NCAA 2019.