NHL, la guida ai Playoff. Stanotte gara 1 Toronto-Tampa Bay su Sky

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Danilo Freri

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Inizia la difesa del titolo dei campioni di Tampa Bay che vincono da due stagioni. In diretta su Sky Sport Action questa notte gara 1 Toronto-Tampa Bay

E’ stata una regular season da record, con molte squadre che hanno fatto il loro record di punti, partendo da Florida (122 punti e 58 vittorie) e Colorado (119 punti e 56 vittorie), ma con tante altre che si sono espresse come mai accaduto nella loro storia.  Inoltre è stata una stagione con prestazioni individuali mostruose su cui spiccano i 60 gol di Auston Matthews (Toronto), i 123 punti di Connor McDavid (Edmonton), e la percentuale di gol subiti a partita del portiere Igor Shesterkin (NY Rangers, 2.07).

Al via i playoff

Tutto bello ed entusiasmante. Tutto andato, però. E’ il passato ormai. Inizia un’altra storia. Iniziano i playoff. Si riparte. Per tutti è zero a zero e disco al primo ingaggio.

Come si dice nella NHL, il primo turno di playoff è il più difficile. Chi lo passa può andare davvero a vincere la Stanley Cup. Alcune serie potrebbero valere una finale. Sarà così anche questa volta. Nell’anno in cui si è tornati a segnare di più e le squadre hanno sposato un gioco più offensivo, sarà la difesa a tornare protagonista. L’uomo più importante sarà il portiere, come sempre nell’hockey e ancor di più nei playoff. La disciplina sarà un elemento fondamentale. Bisogna stare lontano dalla panca puniti e giocare meno minuti in inferiorità numerica.

I Lightning cercano il three-peat

In un campionato dove rivincere è una rarità, Tampa Bay ha già rivinto lo scorso anno. Una tripletta di successi sarebbe clamorosa e manca dagli anni 80 (NY Islanders). I Lightning rimangono una squadra molto attrezzata e sanno decisamente cosa fare quando arrivano queste partite. L’esperienza di gente come il capitano Steven Stamkos, del difensore Victor Hedman e del portiere Andrey Vasilevskiy conta. Affrontano Toronto ed è la prima volta che queste due squadre si affrontano nei playoff. Anche i Maple Leafs hanno stabilito il loro record di punti (115) e vittorie (54). Hanno il realizzatore più temibile e continuo: Auston Matthews (60 gol e 46 assist). Avranno una dose supplementare di energia dal ritorno del rookie Michael Bunting. Probabilmente non si sono mai sentiti così forti. C’è un problema: sono usciti al primo turno nelle ultime 5 edizioni dei playoff (lo scorso anno hanno perso contro Montreal ed erano avanti 3-1 nella serie). A Toronto devono scacciare i fantasmi, prima degli avversari.

Gara 1 live su Sky Sport Action

Gara 1 sarà in diretta questa notte all’1.30 su Sky Sport Action. Si parte in casa dei Maple Leafs dove l’ambiente sarà tarantolato. Toronto è una delle grandi squadre storiche dell’hockey nord-americano. Non vince da troppi anni. In città e in Canada non è semplicemente uno sport importante e molto seguito. E’ una delle ragioni per vivere e respirare. Ci sarà troppa pressione? Fate un po’ voi….

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Florida Panthers: la squadra da battere

Se vieni da una regular season travolgente e se il tuo attacco segna oltre 4 gol a partita con grande facilità, non puoi tirarti indietro. I primi candidati a succede a Tampa Bay vengono anche loro dalla Florida. Sono i Panthers. Hanno vinto il President Trophy, il premio che va alla squadra migliore della stagione e che si assegna prima dei playoff. Il problema è che significa poco e vale poco. Negli ultimi 20 anni solo tre volte la squadra che ha vinto il President Trophy ha poi vinto la Stanley Cup e l’ultima è stata Chicago nel 2013. Florida deve portare nella serie del primo turno contro i Capitals le buone sensazioni avute in tutto l’anno. Hanno Jonathan Huberdeau che ha prodotto 115 punti con ben 85 assist. Hanno quattro giocatori che hanno fatto almeno 30 gol. Hanno aggiunto con l’ultimo mercato due uomini di grandissima esperienza: Giroux in attacco e Chiarot in difesa. Non hanno una grande attitudine alla difesa e sono la squadra che ha vinto più partite in rimonta in stagione. Nei playoff potrebbe essere una tendenza pericolosa. I Washington Capitals possono giocarsela se tengono punteggi stretti e se Alexander Ovechkin sarà al 100% (piccolo infortunio per lui proprio nell’ultima settimana). Sono una squadra che ha vinto la Stanley Cup e quindi ha l’esperienza di chi sa cosa ci vuole per vincere. Florida deve scoprirlo e dovrà adeguarsi al gioco che si fa da maggio in poi: più fisico e più attento alla fase difensiva. Se impone il suo attacco anche in queste condizioni, non la fermeranno più.

Jonathan Huberdeau
©Getty

Le altre serie del primo turno

Tutti gli scontri ad est sono terribili e bellissimi. Carolina parte con il favore del pronostico contro Boston. Gli Hurricanes sono cresciuti anno dopo anno e sono convinti di essere pronti a vincere. E’ la terza volta negli ultimi 4 anni in cui incontrano i Bruins e finora hanno sempre perso. C’è un tema che anche qui si ripete: Carolina deve battere la maggiore esperienza degli avversari che hanno più storia e più vissuto nelle ultime stagioni nelle partite che contano. Difficile che gente come Marchand, Bergeron e Pastrnak si arrenda tanto facilmente. La serie tra New York Rangers e Pittsburgh Penguins promette moltissimo. I Rangers sono una squadra completa e molto solida, Pittsburgh sarà guidata dai soliti Crosby, Malkin e Letang che guidano il gruppo da anni (con 16 qualificazioni ai playoff consecutive). Per loro è probabilmente l’ultimo ballo, l’ultima volta insieme. Una forte motivazione. I Rangers hanno il portiere più influente e decisivo finora: Igor Shesterkin. Dovrà essere decisivo anche nei playoff dove i Penguins invece iniziano con il loro titolare Jarry infortunato. Colorado è un’altra delle grandi favorite per la Stanley Cup. Il primo ostacolo è Nashville. Nelle ultime stagioni era già una delle favorite e non è mai andata oltre il secondo turno. Il leader degli Avalanche è Nathan McKinnon, che nei playoff è sempre stato capace di aumentare le proprie cifre e il proprio rendimento. I Predators sono però l’unica squadra che può dire di aver battuto tre volte Colorado in regular season. Per sopravvivere dovrà limitare la spaventosa velocità delle transizioni offensive degli Avalanche, che recuperano anche il capitano Landeskog fuori a lungo per un problema al ginocchio. Nashville invece inizia senza il portiere titolare Saros. Sulla carta è la serie che potrebbe essere più squilibrata, pende decisamente dalla parte di Colorado. Ma i Predators sanno che i playoff si fa un altro gioco e un altro sport. Le squadre molto dotate in attacco potrebbero avere più difficoltà e le partite si portano a casa con altri attributi. Oltre alla tecnica c’è di più.

Nella serie tra Minnesota e St.Louis ritroviamo il tema squadra giovane, ambiziosa e in chiara ascesa (i Wild) contro una squadra che ha già vinto e sa cosa fare (i Blues). I giocatori chiave sono due russi: Kaprizov è stato un rookie spettacolare con un anno da 108 punti con 47 gol, il buon Tarasenko è sempre un grande realizzatore che in poche partite può accendersi e motivarsi come pochi. Una canadese molto attesa sarà anche Calgary, che affronta Dallas nel primo turno. E’ stata una stagione strana e vissuta all’inseguimento per gli Stars, i playoff alla fine sono arrivati ma è il momento di capire se il traguardo massimo è già stato raggiunto. I Flames hanno uno dei giocatori più entusiasmanti da seguire, ma a Johnny Gaudreau ora si chiede di essere anche un trascinatore, il leader che porta i compagni alla vittoria finale. Dallas è una squadra di 30enni navigati e non disposti a naufragare come Pavelski, con qualche marinaio più giovane e talentuoso come Robertson e Hintz. 

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Johnny Gaudreau
©Getty

La canadese più attesa dopo Toronto è comunque Edmonton che nel primo turno affronta i Los Angeles Kings. Gli Oilers hanno due delle stelle più accecanti in questa lega e in questo sport: Connor McDavid e Leon Draisaitl. McDavid ha vinto la classifica dei marcatori per la quarta volta in carriera ed entra ormai in un gruppo ristretto di campioni di un’altra specie e in confronti che abbracciano tutta la storia. Per arrivare fino in fondo serve però una squadra intera. Scopriremo se c’è. I Kings tornano finalmente ai playoff dopo il 2018, nonostante i moltissimi infortuni. Sono abituati ad affrontare le avversità e il loro modo di giocare togliendo ritmo e spazio agli avversari può dare fastidio agli Oilers. Ma Edmonton potrebbe essere troppo talentuosa, un’avversità troppo grande da superare per la squadra di Kotipar e Kempe. Il vantaggio è non avere molto da perdere e lasciare la pressione agli avversari, portandoli più avanti possibile per farli consumare. Questo in realtà vale per tutte le serie e per tutte le squadre. I playoff NHL sono una gara di resistenza. La tenacia pareggia il talento, a volte lo batte.