Mlb, Division Series: entrano in gioco le favorite

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Danilo Freri

©Getty

LA Dodgers, Atlanta, Houston e NY Yankees iniziano la loro postseason nelle Division Series, ma come sempre nel baseball non sarà tutto scontato. Questa notte gara 1 Yankees-Guardians live dall’1.30 su Sky Sport Action

JUDGE RECORD, 62 HOME RUN

La postseason MLB è appena inziata, ma sono bastate poche partite per rivelare subito tutta la bellezza e la crudeltà del baseball. Sono state già cancellate squadre come i NY Mets, nonostante le 101 vittorie in regular season. Come i St.Louis Cardinals, che hanno così interrotto l’ultimo giro di valzer delle loro leggende Pujols, Molina e Wainwright. E come i Toronto Blue Jays, che pensavano di avere l’attacco per arrivare molto più avanti delle Wild Card Series. Ora entrano in gioco le grandi favorite e vedremo se lasceranno spazio ad eventuali sorprese. Che sarebbero, nel caso, decisamente più grandi e rumorose. LA Dodgers, Atlanta Braves, Houston Astros e NY Yankees hanno evitato il primo atto della postseason e forse saranno un po’ intorpidite nel loro primo impatto contro avversari già rodati. Ma le Division Series si giocano al meglio delle 5 e non delle 3 come nelle Wild Card. Ci sarà tempo eventualmente per recuperare. Nelle prime partite di postseason sono stati segnati 62 punti, 26 sono arrivati con un fuoricampo (17 home run in totale). Si tratta del 42% del totale. Il fuoricampo incide, come sempre, ma alcune partite sono state vinte segnando tanti punti con tante battute valide. Non è l’unica strada, quindi. Le prestazioni sul monte di lancio sono state spesso decisive. I lanciatori sono sempre i giocatori che muovono i fili del destino delle loro squadre

New York Yankees-Cleveland

Gli Yankees e il loro fenomeno Aaron Judge non vedono l’ora di entrare in azione. Cleveland potrebbe essere un buon test per le loro aspirazioni. I Guardians hanno finito forte la stagione e hanno vinto in due partite contro Tampa Bay. Sono una squadra che ama il gioco corto, cioè un attacco dove tutti devono contribuire: andare in base, finire poche volte strike out, portare a casa i punti con buoni contatti, correre forte sulle basi, difesa perfetta. Anche se contro i Rays hanno vinto grazie a due fuoricampo. Ma vale di più il fatto che hanno concesso solo 1 punto in due partite. L’attacco Yankees sarà un’altra cosa. Ha fatto 254 fuoricampo nella stagione dove solo Judge ne ha fatti 62. Hanno recuperato tutti al momento giusto, con anche LeMahieu e Carpenter pronti ad entrare se necessario. Cole e Cortes sul monte di lancio danno garanzie, ma anche i lanciatori dei Guardians sono solidi. Il problema per gli Yankees saranno le partite che si decideranno eventualmente nel finale e con i rilievi sul monte. Hanno escluso Chapman dal roster per problemi disciplinari e dopo una stagione disastrosa. Il closer sarà Holmes, che è disponibile ma con una infiammazione alla spalla da valutare. Il closer dei Guardians Emmanuel Clase è invece uno dei loro punti di forza. Sarà meglio per la squadra di New York che il suo grande attacco vinca le partite con largo anticipo.

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Houston-Seattle

Gli Astros sono abituati a dominare le Division Series e vanno da 5 anni consecutivi alla finale di American League. Cercano dunque di arrivarci per la sesta volta. Seattle non arrivava alla postseason da 21 anni e nessuno la criticherà se dovesse uscire ora, dopo aver vinto a sorpresa contro Toronto. Ha la curiosità di scoprire quanto i suoi giovani giocatori come Julio Rodriguez sono pronti per sfide di questo livello. Astros e Mariners si conoscono bene, fanno parte della stessa division. In regular season gli Astros hanno vinto 12 partite su 19. Giocatori come Altuve, Bregman, Tucker e Gurriel hanno giocato tante partite in ottobre nella loro carriera. Il vero punto di forza di Houston in questa stagione è il monte di lancio, a cominciare dal partente di gara 1 Justin Verlander che torna nella postseason dopo una stagione con statistiche irreali (18 vittorie, media ERA di 1,75, nessun fuoricampo concesso negli ultimi 58 inning lanciati). Se non bastano i partenti, poi c’è il bullpen che nel 2022 è il migliore in MLB. Se non si giocasse a baseball, i Mariners avrebbero poche speranze. Ma per fortuna si gioca a baseball e Seattle è già sopravvissuta a Toronto.

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LA Dodgers-San Diego

Una bella sfida, una grande rivalità. San Diego ha investito tanto per migliorare il proprio roster, perché sono costretti a vivere nella stessa division e il livello da raggiungere stabilito dalla squadra di Los Angeles è altissimo (111 vittorie in questa stagione). La vittoria sui Mets è stata esaltante per i Padres e avranno bisogno di tanta adrenalina per andare oltre i limiti, visto che in regular season hanno perso 14 volte in 19 partite contro i Dodgers. Il clima di tensione della corsa ai playoff nel mese di settembre e questo inizio di postseason hanno fatto bene a San Diego. Tanti giocatori danno contributi importanti: Machado, Soto, Grisham. Lanciatori come Darvish e Musgrove soprattutto, hanno il fuoco dentro. Il closer Hader sembra tornato nel pieno possesso delle sue facoltà tecniche e agonistiche. Dall’altra parte ci sarà un lineup che parte con Betts-Turner-Freeman-Smith e quelli che vengono dopo forse sarebbero nelle prime posizioni dell’ordine di battuta in quasi ogni altra squadra MLB. Il mito Kershaw cercherà l’ennesimo capolavoro della sua carriera e la forma sembra quella buona, anche se sarà Urias il lanciatore numero 1 (17 vittorie in stagione e 2.16 di media ERA). I Dodgers non hanno un closer titolare, visto che Kimbrel non regge più il ruolo. Sceglieranno al momento chi dovrà concludere le partite. Sta ai Padres trasformare questa incertezza in un grosso problema. 

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Atlanta-Philadelphia

Dopo un inizio incerto, gli Atlanta Braves hanno piazzato una regular season in crescendo e hanno convinto sempre più osservatori che sono in grado di rivincere il titolo conquistato lo scorso anno. E che nessuno rivince per due anni di fila dal 2000. Probabilmente sono anche più forti di un anno fa. Sembrano più profondi nonostante gli infortuni di Duvall e Albies, con tanti punti che arrivano da tutto il lineup come solo i Dodgers sanno fare. Ronald Acuña, infortunato lo scorso anno, ora è una presenza che porta battute con forti contatti, dinamismo sulle basi e anche in campo esterno in difesa, dove con il rookie Harris forma una coppia formidabile. Anche la rotazione dei partenti sembra più completa: oltre a Fried e Wright potrebbero recuperare l’altro rookie meraviglia Strider, appena firmato con un contratto di 6 anni per trattenerlo a lungo. I Braves sono forti e hanno un nucleo di giocatori che rimarrà almeno fino al 2017 ad Atlanta, una garanzia di continuità ad alto livello che forse nessuna altra squadra ha. Bisogna vedere se oltre alla tranquillità hanno anche la fame per vincere ancora. E poi ancora.

Philadelphia ha già fatto due cose giuste: ha eliminato i Cardinals nelle Wild Card Series e ha deciso subito dopo di confermare il manager Rob Thomson che aveva guidato la squadra ad interim dopo il licenziamento di Girardi. A Philadelphia i giocatori lo adorano e si butterebbero nel fuoco per lui. Ci sarà bisogno di questo spirito per affrontare i Braves. I partenti Wheeler e Nola non saranno semplici da affrontare, nemmeno per Atlanta. Poi in attacco c’è gente come Harper e Schwarber, che un colpo lo troveranno sempre. Ma contro i Braves potrebbe essere un colpo isolato.

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Il programma su Sky Sport

Si parte questa notte all’1.30 su Sky Sport Action per gara 1 tra Yankees e Guardians. Poi un super mercoledì con gara 2 Atlanta-Philadelphia alle 22.30 e poi nella notte gara 2 Dodgers-Padres, sempre su Sky Sport Action.

Giovedì 13 ottobre gara 2 Houston-Seattle dalle 21.30 sul canale 255 per avere la garanzia di averla integrale fin dall’inizio, ma la partita si vedrà anche su Sky Sport Arena nel corso della serata.