NHL, Vegas e Florida per la Stanley Cup. Stanotte LIVE su Sky Sport

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Danilo Freri

Golden Knights e Panthers non hanno mai vinto la coppa, il trofeo più antico e famoso degli sport di squadra americani. Tutte le finali in diretta su Sky Sport, gara 1 su Sky Sport Uno e Arena sabato notte alle 2.00

Sarà una meravigliosa prima volta. Vegas Golden Knights e Florida Panthers non hanno mai alzato la Stanley Cup nella loro storia e una delle due aggiungerà il suo nome a quelli che sono riportati sull’enorme piedistallo della coppa. Sono due squadre arrivate in tempi recenti nella lega. Florida ha iniziato nel 1993 e fu l’expansion team di maggior successo per punti ottenuti nella prima stagione, record poi battuto da Vegas nel 2017-18, il primo anno di apparizione dei Golden Knights sul pianeta ghiacciato della NHL. Anno concluso con una incredibile cavalcata nei playoff e con la prima finale per la Stanley Cup (poi persa contro i Washington Capitals). La finale al primo anno di esistenza rimane una delle imprese sportive più incredibili realizzate nella storia recente degli sport USA. E ancora più incredibile è la tradizione vincente che Vegas ha subito instaurato, arrivando ai playoff nei suoi primi quattro anni di vita e tornando in finale ora nel 2023. Anche Florida ha giocato una finale e lo ha fatto molto presto, nel 1996, all’inizio della sua avventura. Ha perso 4-0 contro i Colorado Avalanche, ma stabilì il record di vittorie di un expansion team nella sua prima qualificazione ai playoff. Record battuto, naturalmente, dai Golden Knights nel 2018. Per i Panthers sono arrivati poi molti anni di oblio, prima di un ritorno alla competitività dal 2020.

La trade che ha cambiato Florida

Talmente competitivi che nelle ultime stagioni Florida è partita come una delle favorite per il titolo. Al punto da aver vissuto come un trauma devastante le due veloci eliminazioni dai playoff per colpa dei Tampa Bay Lightning. Uno shock soprattutto quella del 2022, dopo una regular season record da 122 punti. Uno shock quello che è successo dopo: hanno ceduto uno dei loro attaccanti migliori, Jonathan Huberdeau, e uno dei loro difensori migliori, MacKenzie Weegar, per avere in cambio da Calgary Matthew Tkachuk. Ottimo giocatore, ma molti hanno manifestato un certo stupore. Squadra smembrata per un talento da mettere alla prova. Prova superata al primo anno, chiuso con il massimo in carriera per punti realizzati (109) e con un All Star Game da protagonista dove si è portato a casa il titolo di MVP. Ma, ancor più importante, Tkachuk è stato il trascinatore nei playoff, con i suoi gol vincenti all’overtime o nei finali di partita. Ora, si dice che questa trade farà scuola. Puoi anche cedere le tue stelle se poi individui un giocatore vincente che, in una squadra più equilibrata e con una leadership più definita, ti porta più successi nei momenti che contano davvero. Aggiungere stelle in una squadra di stelle spesso non funziona (vedi Toronto e NY Rangers). Togliere può funzionare meglio.

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Il nucleo originale dei Golden Knights

Vegas arriva in finale con la sensazione di avere una missione da completare. Arrivare subito a giocare per la Stanley Cup nel 2018 è stata una sorpresa esaltante. Qualificarsi sempre ai playoff ha consolidato la fiducia. Ora sembra arrivato il momento di raccogliere, con la consapevolezza che l’occasione di alzare la Stanley Cup non arriverà così spesso in una carriera. Ci sono ancora dei giocatori della squadra del primo anno e della prima finale: gli attaccanti William Carrier, William Karlsson, Jonathan Marchessault e Reilly Smith, i difensori Brayden McNabb e Shea Theodore. Hanno dato tutti un contributo importante per guadagnarsi un secondo tentativo, sono ancora il nucleo portante di una squadra particolarmente profonda ed equilibrata. Sono stati determinanti anche gli arrivi di giocatori che hanno già vissuto questi momenti. Alec Martinez che ha vinto due volte la coppa con i Kings. Barbashev e Pietrangelo che l’hanno vinta con i St.Louis Blues. Senza una stella di magnitudo altissima, i Golden Knights risplendono tutti e insieme fanno una luce accecante per gli avversari.

Portieri decisivi

Alla fine, sarà il portiere a fare la differenza. Nell’hockey e nei playoff NHL, è quasi sempre così. Puoi pareggiare i conti in molto aspetti del gioco, non puoi fare nulla se il tuo ultimo difensore concede troppo agli avversari. E’ uno svantaggio troppo grande. Vegas e Florida sono arrivate in finale anche grazie ai loro portieri. Nessuno dei due ha iniziato i playoff come titolare, e la loro storia è già uno dei capitoli più interessanti della narrazione della postseason 2023. Sergei Bobrovsky è subentrato ad Alex Lyon in gara 3 della serie contro Boston e non ha più lasciato la gabbia dei Panthers. Statistiche strepitose: 11 vinte e due perse, percentuale di parate .935 e 2.21 gol subiti a partita. A 34 anni sembra pronto a cogliere la sua occasione. E’ stato due volte Vezina Trophy (miglior portiere della stagione), ha avuto anni splendidi, ma più in regular season che nei playoff. Lo scorso anno Florida cerco una soluzione per liberarsi dal suo contratto garantito, non riuscendoci. Non immaginava che sarebbe stata una fortuna. Ha iniziato l’anno molto male, lo sta finendo benissimo e questo conta decisamente di più. Il portiere titolare di Vegas sarà Adin Hill. In partenza il quarto come gerarchia tra i 5 utilizzati dai Golden Knights in stagione. Ma una catena di infortuni ha messo fuori causa Lehner, Thompson e Brossoit e Hill è stato gettato nell’arena senza mai una partita di esperienza nei playoff in carriera. Ha iniziato l’anno in AHL, potrebbe finirlo alzando la coppa. Il suo record nei playoff è 7-3, con .937 di percentuale parate e 2.07 gol a partita. Statistiche sulla stessa linea di Bobrovsky e anche meglio. Questi due portieri hanno dato spesso la sensazione di essere una certezza per la propria squadra, frustrazione per gli avversari. La parata giusta al momento giusto. Un gol già fatto ma negato con un intervento di maestria superiore. Con una sorta di aura di imbattibilità che li circonda. Sono gli uomini preferiti da un destino che ha scelto chi dovrà essere quest’anno il vincitore. Chi saprà portare a termine la missione anche durante la Stanley Cup, condurrà alla vittoria la sua squadra. E il destino dovrà scegliere uno dei due. 

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Vegas: squadra totale

Forse non c’è mai stata una squadra con una compattezza così. Vegas è soprattutto squadra. Ci sono 4 linee che possono essere tutte pericolose e che contribuiscono quasi nella stessa misura. Ci sono 6 solidi difensori. Ha 7 giocatori che hanno segnato almeno 11 punti nei playoff. Per tutto l’anno è stata la squadra che ha segnato di più in 5 contro 5, dove tende ad imporsi sugli avversari. Nei playoff 49 gol su 62 sono arrivati in 5 contro 5. L’unico punto di debolezza è rappresentato dagli special teams: in power play e penalty killing le statistiche sono molto penalizzanti. Se continuerà ad essere brava e disciplinata, cioè a limitare le penalità a favore degli avversari, giocherà tanto in parità numerica dove può colpire con chiunque grazie al suo attacco bilanciato. Senza dimenticare che Jack Eichel rimane un giocatore decisamente al di sopra della media, uno dei migliori dispensatori di assist geniali che ci sia.

Florida: talento e leadership

I Panthers probabilmente non hanno una squadra così bilanciata, ma un gruppo di giocatori molto consapevoli del proprio ruolo. Non arriveranno tanti gol dalla terza e quarta linea, ma un grande lavoro è garantito per permettere a chi fa la differenza di colpire al momento giusto. Thachuk è il giocatore più in forma e decisivo finora. Pochi nella NHL pareggiano il talento di Aleksander Barkov, il giocatore più spettacolare da vedere in questa finale. I fratelli Staal hanno una montagna di esperienza e hanno già giocato una finale (Eric l’ha vinta nel 2006 con Carolina). Il power play è decisamente migliore di quello di Vegas e se riuscirà a punire gli avversari ogni volta che avrà una penalità a favore, riuscirà ad annullare il vantaggio che Vegas può costruire in 5 contro 5.

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La Stanley Cup su Sky Sport

Si gioca al meglio delle 7 partite e tutte sono su Sky Sport. Si parte con le prime due partite in casa dei Vegas Golden Knights, squadra con il miglior record in regular season. Florida è arrivata in finale partendo dall’ultimo posto ad Est, qualificandosi ai playoff solo con la seconda wild card. Ma giocare in trasferta non è mai stato un problema, anzi. Tanto equilibrio potrebbe voler dire tanti overtime: Florida ne ha giocati 6 e li ha sempre vinti. Gara 1 nella notte tra sabato e domenica alle 2 su Sky Sport Uno e Arena, gara 2 nella notte tra lunedì 4 e martedì 5 sempre alle 2 e sempre su Sky Sport Uno e Arena.

La programmazione

Gara1: Golden Knights-Panthers

  • ore 2: notte sabato 3-domenica 4 giugno, Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e NOW (commento Danilo Freri e Pietro Nicolodi)

Gara2: Golden Knights-Panthers

  • ore 2: notte lunedì 5-martedì 6 giugno, Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e NOW (commento Danilo Freri e Pietro Nicolodi)

Gara3: Panthers-Golden Knights

  • ore 2: notte giovedì 8-venerdì 9 giugno, Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e NOW (commento Pietro Nicolodi e Moreno Molla)

Gara4: Panthers-Golden Knights

  • ore 2: notte sabato 10-domenica 11 giugno,Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e NOW (commento Danilo Freri e Pietro Nicolodi)

Gara5 (eventuale): Golden Knights-Panthers

  • ore 2: notte martedì 13-mercoledì 14 giugno, Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e NOW (commento Danilo Freri e Pietro Nicolodi)

Gara6 (eventuale): Panthers-Golden Knights

  • ore 2: notte venerdì 16-sabato 17 giugno, Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e NOW (commento Moreno Molla e Pietro Nicolodi)

Gara7 (eventuale): Golden Knights-Panthers

  • ore 2: notte lunedì 19-martedì 20 giugno, Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e NOW (commento Danilo Freri e Pietro Nicolodi)