Matous Jan Kucharcik, la Nhl ha un nuovo talento... 'italiano'!

Nome Ceco, futuro americano, ma anche orgoglio del nostro sport. Un concetto esteso e un pochino forzato, ma tecnicamente e statisticamente è certamente così. Matous Jan Kucharcik è un giovane talento dello HC Slavia che gioca centro nella under 20 del club di Vrsovice, quartiere a sud-est della meravigliosa Praga. Ma avendo anche il passaporto italiano ha scritto sabato pomeriggio una pagina importante della storia pure del nostro sport diventando il quarto giocatore italiano ad esser stato chiamato in un Draft NHL. Figlio d’arte, perché anche suo papà Tomas è stato giocatore di hockey su ghiaccio. Più quantità che talento, Tomas fu, anche lui, scelto nel Draft del 1991 dai Toronto Maple Leaf ma nella NHL non è mai arrivato. La gioia più grande è mancata, ma qualche bella soddisfazione il primo Kucharcik se l’è comunque levata. Ha vinto, contribuendo con 14 gol, il titolo nazionale della Repubblica Ceca nel 91 con il Dukla Jihlava, ma soprattutto ha conquistato l’oro mondiale nel 1999. Una squadra, quella Repubblica Ceca, che batté la Finlandia in Finale con giocatori di alto livello che avrebbero poi avuto una grande carriera NHL Pavel Kubina, Jaroslav Spacek, Radek Dvorak, Petr Sykora, Frantisek Kaberle. Tomas Kucharcik si è invece trasformato in quello che negli States definiscono un ‘journeyman’. Un buon comprimario destinato a vestire tante maglie. Ha giocato tanto, ma soprattutto ha girato tantissimo in Europa. È stato discreto protagonista oltre che in Repubblica Ceca anche in Finlandia, Canada, Svizzera, Germania, Svezia e Slovacchia. Tra le sue tappe però ce ne sono due anche in Italia: Vipiteno e Caldaro. Sempre nella nostra A2. Con i Broncos di Vipiteno nel 2007 ha disputato 27 partite con 17 gol e 31 assist. Nella sua carriera, nonostante buoni numeri, una stagione normale; nella sua vita no, perché lì è nato suo figlio Matous Jan. Pochi anni dopo e a pochi chilometri di distanza da lì, a Caldaro, altre due stagioni ‘italiane’ con 29 gol. Pure quello è stato, a rileggerlo oggi, comunque un capitolo significativo perché proprio al Palaghiaccio Kaltem ha iniziato a pattinare suo figlio sognando di emulare papà e di diventare giocatore di hockey. In pochi anni ha fatto di più, diventando una delle grandi promesse dell’hockey della Repubblica Ceca. Nel Draft del 28 giugno è stato scelto al quarto giro con la chiamata #103 dai Buffalo Sabres, squadra che da qualche stagione spera di poter ricostruire e che in prospettiva evidentemente punta anche su questo giovane centro del 2007. Giocatore decisamente molto fisico, non solo per il metro e 92 x 82 kg, ma anche per l’interpretazione del ruolo con un occhio attento anche alla fase difensiva. La sua stagione migliore è quella passata, quella che ha attirato l’attenzione degli scout NHL, quando con l’u17 dello Slavia, tra regular season e playoff di categoria, ha assommato in 41 partite 37 gol e 32 assist. Quest’anno, 22 punti in 32 partite con l’under 20 dello Slavia e 20 match col suo primo gol nella squadra B. Costante anche il percorso di crescita nelle rappresentative nazionali della Repubblica Ceca dall’under 16 all’u18. Chiaro che giocherà in futuro nella nazionale maggiore del suo Paese di residenza e di crescita e sviluppo professionale, ma per la NHL al momento della chiamata dei Sabres è diventato il 4° ‘italiano’ di sempre della storia ad essere stato scelto in un Draft NHL. Prima d lui Victor Posa, 137° nel Draft del 1985; Luca Sbisa, 19esimo in assoluto nel 2008 chiamato dai Philadelphia Flyers e che ha poi vestito altre 6 divise NHL; e Damian Clara, portiere nato a Brunico, 60esima scelta degli Anaheim Ducks nel Draft del 2023 . Se per l’NHL è un giocatore italiano, se pur esclusivamente di nascita e passaporto, noi ce lo teniamo e un pochino faremo il tifo per lui.

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Massimo Marianella