L'esperto: "Nadal è due volte più potente di un calciatore"

Tennis
Potenza disumana. Per il dottor Julio Tous Fajardo "Nadal è semplicemente due volte più potente di un qualsiasi giocatore di calcio, figuriamoci di tennis"
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Lo afferma il dott. Julio Tous Fajardo del laboratorio di Perfomarce sportiva dell'Università di Barcellona: "Rafa è un atleta straordinario, è inferiore tecnicamente rispetto a Federer, ma compensa con la potenza e la costanza della sua forma fisica"

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"Rafael Nadal è un atleta straordinario". Al dottor Julio Tous Fajardo, ricercatore associato presso il laboratorio della performance sportiva (Inefc) dell'Università di Barcellona, bastano poche parole per  definire il tennista numero uno nel ranking mondiale. Per il 37enne 'guru' spagnolo dell'allenamento di potenza e velocità, Rafa è"semplicemente due volte più potente di un qualsiasi giocatore di calcio, figuriamoci di tennis".

E Julio Tous ha tutti i titoli per parlare dei due sport  visto che negli ultimi anni èstato responsabile per  l'allenamento e la riabilitazione di atleti come Nadal, Carlos Moya, Svetlana Kuznetsova, e di squadre del calibro di  Barcellona, Real Saragozza, e della nazionale spagnola di hockey  prato. Attualmente collabora da consulente con la Sampdoria e, in particolare col prof. Roberto Sassi, responsabile della  metodologia dall'allenamento della società blucerchiata.

Il dottore spagnolo, invitato a Roma al seminario internazionale "L'Allenamento della velocità e della forza veloce negli sport di potenza" organizzato dal Coni, ha spiegato senza troppi giri di parole le basi del suo lavoro: "Nello sport di squadra, ma anche in quello individuale come può essere il tennis, ci sono molte similitudini. Innanzitutto a causa dell'alta complessità tecnico-tattica delle due discipline, e poi perché la domanda fisiologica è pressoché identica". "Nel tennis - ha sottolineato Tous - l'unico problema è che non si può sapere in anticipo la durata di un match, cosa che nel calcio invece è prestabilita. Inoltre, per 10 mesi un atleta come Nadal deve giocare 90-100 partite su diverse superfici e l'obiettivo è quello di mantenere cosante il suo livello di preparazione atletica".

Il problema principale nel lavoro di Tous con Nadal è però quello di "prevenire con un accurato lavoro di preparazione gli  infortuni causati da un calendario sempre più congestionato. Nadal non si può permettere di restare fermo per un problema fisico. Lo stop infatti non gli permetterebbe di giocare e vincere i tornei, e quindi di guadagnare punti Atp". Tous ha poi spiegato le principali differenze che a livello fisico contraddistinguono Nadal dal suo antagonista Roger Federer: "Rafa è inferiore tecnicamente rispetto al tennista svizzero, ma compensa con la potenza e la costanza della sua  forma fisica. Questo e' evidente anche dal gioco espresso in  campo dai due: Federer predilige match corti e cerca sempre di  chiudere il punto in 3, massimo 4 scambi perchè è consapevole  di non avere nelle gambe la giusta tenuta. Nadal invece non ha problemi di tempo, sia nella costruzione del punto sia nella durata del match".

L'ultima battuta Tous l'ha riservata ai costanti infortuni  che si verificano nel mondo del pallone e alla piaga del doping:  "Il calcio purtroppo è un business che non conosce soste. Non c'è tempo per fare una vera e propria preparazione fisica, si viaggia e si gioca in continuazione. Dalla mia esperienza con la Sampdoria, che adotta le metodologie di allenamento che io uso con Nadal, posso però dire che alcune società si stanno accorgendo dell'importanza del lavoro per prevenire gli infortuni". "Il doping? Posso dire di non aver mai avuto a che  fare con questo problema nelle realtà che ho frequentato e frequento tutt'ora. Certo, so bene che e' una pratica molto diffusa, soprattutto nel ciclismo".