US Open: Nadal in finale, battuto Del Potro in 4 set

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Lo spagnolo si conferma in forma strepitosa e spegne i sogni di tutta l'Argentina: Delpo viene piegato 4-6, 6-0, 6-3, 6-2. Rafa si giocherà domenica contro Anderson la possibilità di conquistare Flushing Meadows per la terza volta in carriera, dopo i trionfi del 2010 e del 2013

Rafa Nadal vola in finale agli US Open, quarto e ultimo Slam della stagione, battendo in semifinale Juan Martin Del Potro con i parziali di 4-6, 6-0, 6-3, 6-2: domenica affronterà il sudafricano Kevin Anderson (32 della classifica ATP), che ha superato l'iberico Pablo Carreno Busta. E' durata due ore e mezza la resistenza dell'argentino, testa di serie numero 24 del seeding e giustiziere di Roger Federer ai quarti, che ha accusato un netto calo fisico dopo un primo set combattutissimo, portato a casa dopo 50' grazie a un break nel quinto game e a un gioco fluido e convincente. La maratona con Thiem (giocata in precarie condizioni fisiche) e l'inaspettato trionfo con Federer, però, ha lasciato il segno in Delpo, che da quel momento ha praticamente smesso di giocare. Nadal, da vero cannibale, ne ha approfittato, distruggendolo nel secondo set in cui ha piazzato tre break, chiudendo la pratica senza lasciare nemmeno un game al sudamericando in appena 27'. Sotto gli occhi di molti VIP presenti sulle tribune dell'Arthur Ashe Stadium (gli attori Robert Redford e Leonardo Di Caprio, il golfista Tiger Woods e la mitica giornalista Anna Wintour), il numero 1 del mondo si dimostra tale anche nel terzo set, volando subito sul 3-0 e dando un saggio del suo repertorio: rovescio, diritto, allunghi e grandi recuperi, che gli valgono il 6-3. Nonostante l'incitamento dei tanti tifosi argentini sugli spalti, Del Potro non ne ha più: dall'1-0, Nadal infila cinque giochi consecutivi che di fatto archiviano la pratica con il 6-2 del quarto set. Le statistiche del match? I 25 diritti vincenti di Rafa contro gli 11 del tennista di Tandil, ma anche i 45 vincenti con appena 20 errori dello spagnolo negli ultimi 3 set. Oppure il 72% sulla seconda di servizio, contro il 28% di Del Potro. 

Fenomeno Rafa: che numeri!

Nadal giocherà domenica la sua quarta finale a Flushing Meadows e tenterà di conquistare gli US Open per la terza volta dopo i successi del 2010 e del 2013. Quella di New York sarà la 23^ finale di uno Slam (di cui 13 tra erba e cemento): solo Roger Federer ne ha giocate di più in carriera (29). Lo svizzero è anche l'unico giocatore a precedere Rafa nella classifica all-time dei più vincenti in un major, 19 contro 15. Il maiorchino mette una seria ipoteca al numero 1 del ranking mondiale: portarglielo via prima della fine dell'anno dopo la finale di New York sarà un'impresa quasi impossibile, anche per un fenomeno come Federer. Una posizione più che meritata, se si conta che quella della Grande Mela sarà la terza finale di uno Slam in questo magico 2017 dopo quelle di Melbourne e Parigi. 

Nadal: "E' un anno fantastico"

Rafa non può nascondersi, il 2017 è la stagione della definitiva rinascita: "Dopo un paio di momenti difficili, devo dire che è un anno fantastico. Tornare in questo stadio, davanti a questo pubblico incredibile e potermi giocare di nuovo il titolo è davvero emozionante - ha spiegato Nadal dopo il trionfo con Del Potro in semifinale -. Ho giocato bene, contro un avversario molto forte. In realtà sto giocando un buon tennis da parecchio tempo, anche se all'inizio di questi US Open ho un po' faticato. Ho dovuto ricaricare le pile e migliorare alcuni colpi: per vincere qui bisogna salire di livello. Sono davvero molto felice".
Ammette la sconfitta senza mezzi termini un Del Potro che a tratti, in questo torneo, è sembrato quello del 2009, che gli US Open li portò a casa nel tripudio di una nazione intera: "Rafa ha giocato alla perfezione gli ultimi tre set, quando non sono riuscito a giocare il mio rovescio - ha detto l'argentino -. E' stato dominante. Sono arrabbiato per aver perso una chance così importante, ma da domani penserò in quale altro grande torneo potrò essere protagonista".