La strepitosa vittoria di Fabio in semifinale a Montecarlo con Nadal entra nella storia del tennis azzurro moderno: da Cecchinato a Seppi, passando per Volandri, ecco le partite da raccontare ai nipotini. La finale in diretta questa domenica dalle 14 in esclusiva su Sky Sport Uno
Fabio Fognini in finale al Masters di Montecarlo ha riscritto la storia. Non tanto per il prestigioso traguardo raggiunto, quanto per il modo. Il match vinto in semifinale con Rafa Nadal entra di diritto tra le 5 migliori partite di un tennista italiano negli ultimi 20 anni. Chi parlava di movimento in crisi fino a qualche tempo fa dovrà ricrededersi, perché talento e tecnica da queste parte non sono mai mancate.
Montecarlo 2019, Fognini-Nadal 6-4, 6-2
Una lezione di tennis di 90' impartita al re della terra, nel giardino di casa sua. La semifinale del 1000 si può riassumere così, con Fognini capace di lasciare la miseria di 6 giochi all'11 volte vincitore, che non perdeva al Ranieri III da 4 anni e che era in serie positiva da 18 match. 63 punti a 46, un costante attacco e colpi che hanno infiammato i 10mila del Centrale, tutti ai piedi del numero 18 del mondo, che ha battuto per la quarta volta Rafa, in un monologo che raramente ha visto lo spagnolo dalla parte sbagliata della rete.
Roland Garros 2018, Cecchinato-Djokovic 6-3, 7-6, 1-6, 7-6
Ha fatto la storia Marco Cecchinato, in semifinale al Roland Garros. L'azzurro ha battuto nei quarti sul Suzanne-Lenglen il serbo Novak Djokovic, numero 22 della classifica mondiale e 20° favorito del seeding, vincitore nel 2016 e finalista nel 2015, 2014 e 2012, con i parziali di 6-3, 7-6(4), 1-6, 7-6(11) dopo una battaglia di tre ore e mezza. Dopo il primo titolo Atp conquistato a Budapest a fine aprile, il 25enne di Palermo (che dopo Parigi entrerà tra i top 30, era numero 109 a inizio 2018, 72 alla vigilia del torneo), ha proseguito dunque la sua favola parigina, diventando l'ottavo italiano a centrare la semifinale di uno Slam. L'ultimo a riuscirci, esattamente 40 anni fa, fu Corrado Barazzutti, sempre al Roland Garros. Cecchinato, prima dell'Open di Francia 2018, non aveva mai vinto una partita a livello di un Major nella sua carriera.
Australian Open 2015, Seppi-Federer 6-4, 7-6, 4-6, 7-6
Una delle giornate più belle della storia del tennis italiano l'ha regalata Andreas Seppi, che all’11° tentativo ha sfatato finalmente il tabù Federer, eliminando dal torneo il numero due del mondo con il punteggio di 6-4 7-6 4-6 7-6 in due ore e 57 minuti. Seppi è il quinto tennista italiano ad aver battuto lo svizzero: l’ultimo era stato Filippo Volandri a Roma nel 2007. Le altre tre sconfitte sono molto più lontane e in campo c’era un Federer ancora ragazzino: nel 1999, non ancora 18enne, perse in Coppa Davis un incontro a punteggio ormai acquisito contro Gianluca Pozzi. Nel 2002, ventenne, si arrese in finale a Milano a Davide Sanguinetti e a Roma ad Andrea Gaudenzi. Nonostante un punto in meno (145-144), l'altoatesino ha sbarrato la strada al fenomeno svizzero, che nelle ultime 12 stagioni era sempre approdato almeno agli ottavi dello Slam australiano.
US Open 2015, Fognini-Nadal 3-6, 4-6, 6-4, 6-3, 6-4
I sedicesimi di finale dello Slam americano hanno scritto una pagina importante nella storia del tennis. Fabio Fognini ha rimontato due set a Rafa Nadal come solo Federer aveva fatto nel lontano 2005 a Miami: 3-6, 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 i parziali, dopo quasi quattro ore di emozioni sull’Arthur Ashe Stadium. Quello visto contro il maiorchino agli US Open e sul cemento, non sulla terra rossa, superficie preferita del ligure, è stato probabilmente uno dei miglior Fognini di sempre, forse anche dello splendido tennista che nel 2014 ha trascinato l’Italia in semifinale di Davis battendo Andy Murray a Napoli avvicinandosi ai top ten.
Internazionali d'Italia 2007, Volandri-Federer 6-4, 6-2
Il match perfetto contro il migliore di sempre. Filippo Volandri stende Roger Federer nel terzo turno dell'Atp Masters Series di Roma e vola ai quarti di finale del torneo del Foro Italico. Il livornese vince 6-2, 6-4 battendo per la prima volta in carriera il numero 1 del ranking mondiale. L'exploit arriva alla fine di una partita impeccabile. Federer è lento, quasi impantanato nella terra rossa del Foro Italico: trovare la misura dei colpi da fondo è un rebus che rimane irrisolto. Volandri, invece, è perfetto: aspetta lo sbaglio dello svizzero e, quando serve, accelera senza consentire repliche. "È stata la partita perfetta", dirà Filippo in sala stampa.