Il tennista romano, reduce dalla semifinale allo Us Open, ha parlato in esclusiva a Sky Sport. "Proverò a raggiungere le Atp Finals, ma se non dovessi riuscirci sarebbe comunque una stagione positiva. Sul cemento sono cresciuto, si adatta alle mie caratteristiche"
Neanche il tempo di godersi la prima semifinale Slam in carriera e Matteo Berrettini è già proiettato verso il prossimo obiettivo. Dopo lo Us Open, ecco le Atp Finals. Il tennista romano, al momento nono nella Race 2019 dopo l'exploit di New York, punta a entrare nei magnifici otto della stagione. "Proverò a qualificarmi, già il fatto di essere in corsa mi rende felice. A inizio anno era un obiettivo impensabile, dopo lo Us Open sono in ballo e ci proverò – le parole di Berrettini a Sky Sport -. Chi sarà il mio avversario principale? Preferisco guardare a me. Giocherò San Pietroburgo, Shanghai, Vienna e Bercy. Poi, se non dovessi riuscirci, resterebbe comunque una grande stagione". Berrettini è tornato sul match di Flushing Meadows contro Rafael Nadal. "Rispetto alla sfida di Wimbledon con Federer ero più pronto. Allora facevo fatica a rendermi conto, mentre a New York l’esperienza della partita con Roger mi è servita. Dalle sconfitte si può imparare tanto, ho sempre pensato questo".
"Il cemento si addice alle mie caratteristiche"
Berrettini è in corsa per giocare il torneo della O2 Arena di Londra grazie agli ottimi risultati ottenuti su ogni superficie. "Mi sono sempre definito un terraiolo, è la mia superficie preferita - prosegue Berrettini -. Però anche sull’erba mi sono sempre trovato bene. Sul cemento facevo più fatica, ma ho sempre saputo potesse essere congeniale alle mie caratteristiche, sia fisiche che tecniche".
Il tifo per la Fiorentina
Berrettini, nonostante sia di Roma, è un tifoso della Fiorentina da sempre. "Lo devo a mio nonno Piero. Portava me e mio padre a vedere le partite della Viola. Io e mio fratello tifiamo Fiorentina da quando siamo bambini".