Morte George Floyd, il discorso di Coco Gauff: "Non restate in silenzio". VIDEO

Tennis

Coco Gauff, nuovo fenomeno del tennis mondiale, si è unita al coro di proteste per la morte di George Floyd, pronunciando un toccante discorso a Delray Beach: "Non restate in silenzio, perché così scegliete di stare dalla parte degli oppressori", ha detto la 16enne americana

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Coco Gauff si è unita al vasto coro di sportivi che hanno manifestato solidarietà, sdegno e protesta per la morte di George Floyd, 46enne afroamericano, morto lo scorso 25 maggio durante un arresto a Minneapolis. Dopo aver postato un video molto toccante sui social ("Sarò io la prossima?", si chiedeva), la 16enne statunitense, nuovo fenomeno del tennis mondiale, si è attivata in prima persona, attraverso un discorso pronunciato sul palco a Delray Beach, la sua città. "Il silenzio delle persone buone è peggio della brutalità delle persone cattive. Non state in silenzio. Se scegliete di stare in silenzio, scegliete di stare con chi vi opprime", uno dei passaggi più toccanti. Dopo Naomi Osaka, scesa in piazza a Minneapolis, anche Coco (agli ottavi a Wimbledon e agli Australian Open, un titolo WTA conquistato a Lienz e già nella Top 100 del ranking a soli 15 anni) si è trasformata in attivista per far sentire la propria voce. Una presa di posizione che le ha portato anche gli applausi di 'King' LeBron James, che in una storia su Instagram si è complimentato, postando in suo onore anche una corona. 

coco gauff

Il discorso di Coco Gauff

"Il mio nome è Coco e parlo dopo mia nonna. È triste che io sia qui a protestare per lo stesso motivo per cui lei protestava più di cinquant’anni fa. Sono qui per dirvi prima di tutto che dobbiamo volerci bene l’un l’altro senza alcuna distinzione. Ho passato gli ultimi giorni a discutere con i miei amici non neri, a mostrargli come possono aiutare il movimento. Dobbiamo agire, io non ho ancora l'età per votare quindi il mio futuro, quello di mio fratello e il vostro è nelle vostre mani. Usate la vostra voce, non importa se la vostra piattaforma è grande o ridotta. Come ha detto Martin Luther King, il silenzio delle persone buone è peggio della brutalità delle persone cattive. Non state in silenzio. Se scegliete di stare in silenzio, scegliete di stare con chi vi opprime". La tennista statunitense, numero 67 del ranking WTA, ha proseguito: "Ho sentito qualcuno dire nei giorni scorsi ‘non è un mio problema’. Allora voglio dirvi questo: se ascoltate la musica afroamericana, vi piace la cultura afroamericana e avete amici neri è anche la vostra lotta. Se siete tra queste persone, ma dite che non vi importa ciò che è capitato a George Floyd, questo non ha alcun senso. Io chiedo che ci sia un cambiamento ora, è triste che sia dovuta morire un’altra persona nera per far capitare questo. Dobbiamo capire che andiamo avanti così da tanti anni. Non è solo George Floyd. Avevo otto anni quando Trayvon Martin è stato ucciso e mi spezza il cuore essere qui a sedici anni chiedendo che cambi qualcosa".