Internazionali di Roma, Fognini: "Rieccomi". Berrettini: "Che emozione giocare a casa"

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Fabio Fognini e Matteo Berrettini debutterranno al secondo turno degli Internazionali, da settima e quarta testa di serie del torneo. Il romano giocherà in casa: "Sempre molto emozionante giocare al Foro Italico, se penso che fino a qualche anno fa avevo bisogno di una wild card...". Il ligure rientra dopo un lungo stop: "Non sono ancora al 100%, ma l'importante ora è essere qui"

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Cresce l'attesa per il debutto di Fabio Fognini e Matteo Berrettini agli Internazionali BNL d'Italia. Le due stelle del tennis azzurro esordiranno al secondo turno, rispettivamente da settima e quarta di serie del torneo. "Fogna" è reduce da un periodo di stop dopo l'operazione a maggio di entrambe le caviglie che ormai da mesi lo tormentavano. La decisione drastica era arrivata in seguito ai primi allenamenti post-lockdown, in cui i fastidi si erano fatti sempre più persistenti, nonostante il riposo forzato. "Sono contento soprattutto di essere rientrato - spiega ai microfoni di Sky Sport - questa è la cosa positiva. È stato un periodo molto duro, perché tra il virus e l'operazione sono stato fermo molto tempo. Però sono felice di essere tornato. Non sono il Fognini che vorrei essere, sono qui, uno dei tanti... e spero di tornare ai miei livelli giorno dopo giorno. Mi sento ancora competitivo e sento di poter fare tanto. Se penso che fino a due mesi fa dovevo camminare con le stampelle... È evidente che soffra ancora i cambi di ritmo, devo lavorare molto sul mio di livello di reattività e velocità. Ma nessuno mi ha mai regalato nulla e cercherò di riprendermi il tempo perduto come ho sempre fatto". 

 

Berrettini: "Che emozione giocare a casa"

Per Matteo Berrettini, romano, il Foro Italico non può che essere un posto magico, speciale. E il 24enne ci torna da n. 8 del mondo: "Mi fa strano, se penso che fino a qualche anno fa avevo bisogno di una wild card... Ci sono state delle defezioni nel calendario e non mi aspettavo di essere così avanti nella classifica, però le aspettative e le tensioni a Roma sono sempre le stesse, l'obiettivo qui è sempre di fare bene". L'anno scorso, al secondo turno, aveva affrontato e battuto Sascha Zverev, sconfitto da Dominic Thiem nella finale degli ultimi Us Open, dove Matteo - semifinalista nel 2019 - è stato eliminato al terzo turno dal russo Rublev. "Non voglio mai pormi dei limiti, soprattutto quando gioco a casa, con le persone che ti hanno visto crescere, è una emozione indescrivibile. Quest'anno sarà un po' diverso, ci sarà solo il mio team, però mi guarderanno da casa e speriamo di farli emozionare davanti alla tv". Sul cambio di superficie, dal cemento di New York: "È un passaggio difficile, non gioco una partita sulla terra da più di un anno, dal Roland Garros del 2019. So che sarà complicato, sarà una battaglia. Sulla terra è diverso, il mio servizio paga un po' meno, dovrò usare di più le traiettorie, ma stare qui è un grande stimolo per me".