Roger Federer, ritorno in campo a marzo all'Atp 250 di Doha

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Roger Federer è pronto a tornare in campo. Il fuoriclasse di Basilea (ultima partita ufficiale la semifinale degli Australian Open 2020), intervistato dall'emittente svizzera SRF, ha annunciato il rientro nell'Atp di Doha al via il prossimo 8 marzo, fissando poi le tappe di avvicinamento ai grandi obiettivi stagionali (Wimbledon, Olimpiadi e Us Open) e spaziando anche su famiglia e futuro

La grande attesa sta per terminare. Roger Federer è pronto a tornare in campo.  Il campione di Basilea, 40 anni il prossimo 8 agosto, ha di fatto svelato i programmi futuri all'emittente radiofonica svizzera SFR, annunciando il rientro nell'Atp 250 di Doha, al via il prossimo 8 marzo. Dopo un 2020 da dimenticare (due interventi al ginocchio, ultima partita ufficiale la semifinale persa contro Djokovic agli Australian Open l'anno scorso), "Mister 20 Slam" si riaffaccia sul circuito con idee chiare e la solita, grande ambizione: "Ho pensato a lungo a quando e dove tornare. L'Australia arrivava un po' troppo presto a causa del mio ginocchio. Mi è dispiaciuto dare forfait, essendo uno dei luoghi che amo di più. Volevo tornare in un torneo più piccolo, in modo da non essere sottoposto ad uno stress massimo e dove posso giocare più tranquillamente".  Federer ha poi tracciato le tappe future: un altro torneo dopo Doha, il ritorno sul "rosso" ed Halle, tutti finalizzati a raggiungere la condizione ottimale per i grandi obiettivi della stagione: Wimbledon, Olimpiadi e Us Open.

"Voglio festeggiare ancora grandi vittorie"

La grande determinazione e la passione per questo sport alla base di tutto: "Voglio giocare a tennis per tutta la vita. Negli ultimi mesi ho dato tanto nella riabilitazione. Voglio festeggiare ancora grandi vittorie. Pensavo che non avrei seguito molto lo sport: sono rimasto sorpreso di aver continuato a controllare i risultati e a seguire le partite. E normalmente non lo faccio affatto se non prendo parte a un torneo".

Nell'intervista Federer ha poi spaziato a 360 gradi: "Nell'ultimo periodo a casa ho svolto il ruolo del quarterback, una sorta di organizzatore. Sapevo cosa stavano facendo tutti e 4 i bambini, assicurandomi che non fossimo in ritardo da nessuna parte. Sono anche diventato l'autista della famiglia". E sul futuro extra tennis, aggiunge: "Voglio poter andare a sciare con i miei figli, fare escursioni, giocare a basket o iniziare l'hockey sul ghiaccio: ho ancora tanti sogni da realizzare".