Miami, Sinner a Sky dopo la finale raggiunta: "No festeggiamenti, c'è un'altra partita"

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Sinner in finale a Miami. Dopo aver battuto Bautista Agut (5-7 6-4 6-4) conquistando la prima finale di un Masters 1000 in carriera, il 19enne azzurro ha evidenziato a Sky: "Vincere il game sul 3-3 del 2° set mi ha dato la spinta. La forza la devo ai miei genitori. Ma non è ancora tempo di festeggiare, c'è un'altra partita". Domani alle ore 19 (diretta Sky Sport Arena e su Sky Sport Uno al termine del gran premio di MotoGP) la finale con Hurkacz

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Il sapore della vittoria stavolta "è incredibile". Perché a 19 anni Jannik Sinner la sua scalata alla prima finale in un Masters 1000 l'ha messa a segno come solo i campioni sanno fare: in rimonta e contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut, testa di serie numero sette al torneo in Florida e protagonista dell'eliminazione del favorito, Daniil Medveded. Insomma un ostacolo contro il quale serviva un'impresa e l'azzurro ce l'ha fatta, tirando fuori non solo freddezza, ma colpi-show e un servizio potente che hanno messo in difficoltà lo spagnolo. Finisce 5-7 6-4 6-4 dopo quasi due ore e mezza di battaglia. Domenica alle ore 19 (diretta Sky Sport Arena e su Sky Sport Uno al termine del gran premio di MotoGP), la finale contro il polacco Hubert Hurkacz, che ha battuto Rublev 6-3, 6-4.

"Non era una partita semplice- le parole del talento azzurro a Sky - quando recuperi il break nel primo set e poi lo perdi, non è facile e devi entrare con la mentalità giusta nel secondo". E proprio nel secondo set, Sinner indica il momento chiave della partita: "Ero sul 3-3, sotto 0-40. Vincere quel game mi ha dato una spinta. Sono felice di giocare un'altra partita qui a Miami. La mia forza arriva tanto dai miei genitori, che lavorano tutti i giorni. Mio papà è cuoco, mia madre è cameriera: entrambi mi hanno trasmesso il rispetto per il lavoro e il dare sempre il massimo. Quando sono andato da Riccardo (Piatti, n.d.r.) a 14 anni, la mia vita è cambiata, perchè prima giocavo a tennis due volte a settimana, poi ho inizato ad allenarmi mattina e pomeriggio". Per quanto riguarda i festeggiamenti, discorso ancora rimandato, come ribadisce lo stesso Sinner: "C'è ancora una partita da giocare, vediamo dopo cosa succede. Poi andiamo sulla terra ad allenarci, quindi festeggiare è una parola grossa. Arriverà la mia ragazza a Monaco, starò con il mio team e sentirò i miei genitori". Ad una cosa il nuovo fenomeno del tennis italiano non rinuncia, anche prima di una finale così importante, il dolce dopo cena: "Lo prendo tutte le sere, sia che vinca o perda".  E sul prossimo avversario, il polacco Hurkacz, aggiunge in conferenza: "Abbiamo giocato il doppio a Dubai, è il mio miglior amico sul circuito. Qualche volta ci alleniamo insieme. Poi alla fine ognuno va in campo per vincere e le amicizie restano fuori. In questo sport c’è spazio per un solo vincitore". Parole chiare: il sogno Miami continua.

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