Berrettini dopo la finale Queen's: "Wimbledon? Non potevo arrivare meglio di così"
ATP QUEEN'SLe parole del romano dopo il successo al Queen's: "L'ultima cosa che mi sarei aspettato dopo l'infortunio era vincere due trofei. Adesso spero di avere tre giorni di riposo, poi cambieremo obiettivo verso Wimbledon"
Due titoli consecutivi dopo 84 giorni di assenza. Matteo Berrettini non poteva desiderare un rientro migliore nel circuito. Prima Stoccarda, poi il Queen's dove si è confermato campione per il secondo anno consecutivo: "Sto provando tante emozioni. L'ultima cosa che mi sarei aspettato dopo l'infortunio era vincere due trofei e difendere il titolo in uno dei tornei più prestigiosi...", ha spiegato l'italiano dopo la vittoria a Londra. Un biglietto da visita ideale per Berrettini in vista di Wimbledon. Per ritrovare un tennista che ha vinto due tornei su erba prima dei Championships, infatti, bisogna tornare indietro al 2001 quando Lleyton Hewitt conquistò Queen’s ed Hertogenbosch: "Adesso spero di avere tre giorni di riposo - scherza -. Non avrei potuto desiderare un cammino migliore. Questo, però, non è un torneo di preparazione a Wimbledon, ma il Queen's, uno degli appuntamenti più prestigiosi del circuito. Dalla prossima settimana cambierò l'obiettivo".
"A Stoccarda non mi sentivo benissimo, poi..."
Per l'azzurro è stato un crescendo lungo due settimane. Dalle sensazioni negative in Germania fino al titolo bis: "A Stoccarda non mi sentivo benissimo, non colpivo come volevo e come facevo prima - aggiunge - Ho detto al mio team che sarebbe stata dura, ma sono riuscito a vincere". Berrettini diventa così l'ottavo tennista nella storia in grado di vincere il Queen's per due anni di fila: "Ogni volta che cammino tra i corridoi del circolo vedo i nomi dei passati campioni. Sapere che su quelle pareti ci sarà il mio nome per due volte è una bella sensazione".
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L'abbraccio con papà Luca
Per la finale, nel box di Berrettini, si è aggiunto anche il papà Luca, volato dall'Italia per seguire il figlio. "Sabato, dopo la finale, mi ha scritto chiedendomi se fosse il caso di venire - ha svelato Matteo -. Gli ho detto di sì: a prescindere dal risultato sarebbe stato un bel ricordo". Un giorno speciale per entrambi che, a fine match, si sono lasciati andare a un lungo abbraccio durante il quale è scesa più di una lacrima. Il regalo perfetto di Matteo. visto che oggi nel Regno Unito si celebra la festa del papà.