Binaghi: "Sinner a Sanremo? Per me sarebbe una delusione, va protetto"

Tennis

Il presidente della Federtennis racconta l'incontro tra la Premier Meloni e Jannik Sinner, fresco vincitore degli Australian Open: "E' stato un bel confronto, alla Meloni ho detto che Jannik deve essere uno strumento per trasmettere concetti positivi". Sull'eventuale partecipazione del campione al Festival di Sanremo: "Sarei deluso se ci andasse, se vogliamo scrivere una storia diversa va protetto"

SINNER E L'ITALDAVIS AL QUIRINALE LIVE

Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, racconta l'incontro tra Jannik Sinner e la Premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi dopo il rientro dall'Australia e dallo straordinario successo nel primo Slam di stagione: "Quello con la Premier Meloni è stato un bellissimo incontro - dice Binaghi - C'è stato un lungo confronto tra due persone con grande personalità e intelligenza seppur di generazioni differenti. Due forti personalità vincenti. Io facevo da arbitro".  Parlando del fenomeno Sinner dopo i recenti successi sia in Coppa Davis che a Melbourne aggiunge: "Arrivo dall'altro capo del mondo, c'è un livello di popolarità raggiunto che non  avrei mai immaginato. Non si può lasciare più Jannik da solo - spiega ancora - Lui è un personaggio molto positivo anche al di fuori del tennis e dello sport. Alla Premier Meloni ho detto che mi auguro sia uno straordinario strumento per trasmettere concetti positivi soprattutto alle nuove generazioni. Sinner è un  italiano diverso dallo stereotipo al quale siamo abituati".

"Sinner a Sanremo sarebbe una delusione perché va protetto"

Binaghi ha parlato anche della possibilità che Sinner sia invitato al Festival di Sanremo e si è detto contrario rispetto a questa eventualità: "Se Jannik andasse al Festival di Sanremo sarebbe una delusione - spiega - Tutti ci andrebbero, ma lui è diverso e parlo contro i miei interessi perché Sinner a Sanremo sarebbe una grande promozione per noi". Ed ancora : "Anche la Meloni gli ha detto che dovrebbe andare ma Sinner va protetto da tutti, dai dirigenti perché non va strumentalizzato, dai giornalisti e anche da Sanremo. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se tutti insieme vogliamo scrivere una storia diversa dobbiamo proteggerlo".