Sinner-Dimitrov finale onirica: a Miami va in scena un contrasto di stili
TennisA Miami è il giorno della finalissima del singolare maschile tra Jannik Sinner e Grigor Dimitrov. Da una parte il tennis moderno dell'azzurro, dall'altro quello classico del bulgaro: un contrasto di stili per una finale che si preannuncia spettacolare, tutta da vivere questa sera alle 21 LIVE su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su NOW
Una finale con uno sviluppo tattico per Jannik Sinner totalmente differente dalle caratteristiche tecniche dell'avversario, Medvedev, dominato in semifinale. Stavolta trova la fantasia di un creativo e ispiratissimo Grigor Dimitrov. Contro il bulgaro Sinner dovrà mettere in campo tre fattori determinanti.
Versatilità, servizio ed energie fisiche
In primis la sua capacità analitica di poter cambiare in corsa più piani tattici, avendo aumentato anche la qualità nel gioco di volo. Potendo anche contare oggi su un fattore sempre più determinante come l'incidenza del servizio: il colpo in assoluto più migliorato nell'ultimo anno. Così come aver risparmiato energie preziose contro Medvedev, rispetto all'epica e durissima semifinale dello scorso anno contro Alcaraz, può garantire condizioni atletiche per sostenere il lungo sforzo di una finale nel caldo torrido di Miami.
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Le armi di Dimitrov: back e cambi di ritmo
Dall'altra parte del campo Dimitrov si porterà dietro una fiducia immensa, scaturita da due partite capolavoro: dominando il n.2 al mondo Alcaraz e ripetendosi nella partita perfetta in semifinale per battere il n.5 Zverev e tornare dopo 6 anni nei top ten. Contro Sinner metterà in campo la varietà del suo palleggio, accompagnato da un rovescio vellutato a una mano dalla bellezza unica. Il colpo in grado di produrre soluzioni in back e cambi di ritmo, sostenuto da una mano molto morbida.
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Sinner a caccia del numero 2 nel ranking
Una finale onirica. Tra il tennis moderno, fluido nelle accelerazioni e pensante nelle soluzioni tattiche di Sinner, opposto al gioco sontuoso di Dimitrov, in grado di toccare il best ranking di n.3 e di attingere nel gioco dai grandi classici. Alzare il trofeo significherebbe per Jannik toccare il cielo come n.2 al mondo. In fondo solo un numero per chi è già molto di più. Portabandiera dello sport italiano con tanto orgoglio in giro per il mondo.