Sinner: i tornei sulla terra rossa potrebbero essere decisivi per raggiungere Djokovic

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Angelo Mangiante

Angelo Mangiante

Inizio di stagione esaltante per Sinner: nel 2024 sono 22 partite vinte e una sola persa, che si aggiungono alla vittoria in Coppa Davis e alla finale raggiunta a Torino. Da quel momento ha sorpassato tutti, a eccezione di Djokovic. Ma è solo questione di tempo: i prossimi 4 appuntamenti sulla terra rossa potrebbero essere decisivi per scavalcare anche lui

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22 partite vinte e una sola persa, contro Alcaraz, nei primi tre mesi dell'anno. Un avvio di stagione esaltante che si aggiunge alla vittoria in Coppa Davis, dopo l'atto conclusivo delle Finals a Torino in cui si era arreso solo a Djokovic. Era novembre. Da allora ha sorpassato tutti, con la sola eccezione proprio di Nole. I prossimi 4 grandi appuntamenti sulla terra rossa potrebbero essere decisivi per scavalcare anche lui. Solo 1000 punti lo dividono dal giocatore che ha vinto più Slam nella storia del tennis. Djokovic però tra Montecarlo, Madrid, Roma e Parigi difende 2.315 punti. Jannik invece appena 585 e quindi può solo incrementare il saldo positivo in questo segmento sulla terra battuta  che può risultare decisivo al vertice della classifica. 

Ormai è solo una questione di tempo. In questo momento, nello sviluppo tattico sul rosso, Jannik può applicare una conoscenza tecnica sempre maggiore in ogni settore del campo. Il consolidamento tecnico arrivato con l'esplosione sia a livello indoor che sul cemento. E che ora può permettergli di variare molto più il gioco anche su una superficie lenta come la terra. Applicando alcuni elementi alternativi alle sue accelerazioni, come ad esempio il controllo sempre più disinvolto nel gioco di volo e l'ottima dimestichezza anche con la smorzata. Un repertorio tecnico che trasferirà sulla terra europea, a partire da Montecarlo, la prossima settimana, sui canali Sky Sport. Accompagnato sempre dal suo stile. L'umiltà del campione. Il rispetto per gli avversari, la cultura del lavoro, l'educazione che mette al primo posto in tutte le cose che fa. Il simbolo più emozionante dello sport italiano