Sonego: "Sto tornando a divertirmi. Le mie prestazioni non sono mai scontate"

Dopo le emozioni di Wimbledon, dove ha ritrovato gli ottavi di finale a distanza di quattro anni al termine di una maratona di oltre cinque ore contro Brandon Nakashima, arrendendosi solo a Ben Shelton non senza lottare, Lorenzo Sonego arriva agli US Open con fiducia rinnovata. Il cammino estivo lo ha visto protagonista anche a Cincinnati: prima il buon percorso in singolare, interrotto dal numero quattro del mondo Taylor Fritz in un match condizionato da una lunga sospensione per blackout, poi la finale nel doppio insieme a Lorenzo Musetti, persa contro la coppia Ram-Mektic ma che ha confermato la solidità della partnership azzurra. Ora New York diventa la nuova sfida, con l’obiettivo di trasformare esperienza e continuità in un risultato che finora gli è sempre sfuggito sui campi di Flushing Meadows. Lorenzo, innanzitutto, come ti senti? “Mi sento bene, arrivo preparato. Gli ultimi tornei sono andati bene e ho visto dei miglioramenti nel mio gioco e come sto in campo. La cosa più importante è sicuramente l'atteggiamento, il fatto di volermi divertire che è una cosa che ho ritrovato negli ultimi mesi e di godermi questi tornei” Hai vinto almeno un torneo su tutte le superfici. Il miglior risultato negli Slam l’hai ottenuto in Australia, su un campo molto diverso da questo. Qui invece non sei mai andato oltre il secondo turno. È tutto molto strano, anzi, è tutto molto Sonego… “I miei tornei e le mie prestazioni non sono mai scontate, quindi speriamo ci sia la sorpresa qua. Di sicuro questo è il torneo in cui ho sempre fatto più fatica, forse per le condizioni, che secondo me sono leggermente più lente rispetto agli altri tornei. Le palline sono diverse, anche il clima e la temperatura cambiano molto da un giorno all’altro: è difficile adattarsi. Questo torneo è sempre stato più complicato che altrove, ho sempre fatto più fatica. Vedremo… adesso ho sicuramente più esperienza e, come dicevo prima, la cosa più importante sarà come starò in campo e la voglia di divertirmi e godermi questo torneo” A proposito di divertimento, qui l’atmosfera è speciale: sembra un grande parco giochi, un grande parco divertimenti. C’è anche una grande comunità italiana, sai già che avrai tanta gente che ti sosterrà. È una condizione che ti piace? “Sì, l’anno scorso ho giocato sull’Armstrong e c’era tanto casino durante la partita. Giocare in campo più piccolo è ancora più bello perché ci saranno sicuramente più italiani che mi seguiranno, sembrerà un po’ di essere a casa. L’atmosfera qui è particolare: è tutto in grande, c’è tanto pubblico, tanta gente. Oggi ad esempio c’era il Kids Day, con tanti bambini, quindi di sicuro l’atmosfera è bella e divertente” Questa è una tappa molto italiana. L’Italia in questo momento è al top del tennis: è bello giocare con la bandiera sul petto? “Ultimamente stiamo facendo molto bene, a Cincinnati abbiamo avuto quattro italiani nelle finali. C’è un bel movimento. Stiamo sempre insieme, passiamo tanto tempo insieme. Ci sarà sicuramente tanto pubblico italiano a seguirci, e noi siamo un bel team anche in ottica Coppa Davis. Ci pensiamo sempre: vogliamo arrivare a fine anno, stare insieme, passare tempo insieme. Cercheremo di goderci questo torneo”.

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Stefano Meloccaro