Itas-Lube, coach a confronto. Il giorno dello scudetto

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Alle 17.30, al Forum di Assago (Mi), scatta il V-Day: la finale del campionato di volley tra Itas Diatec Trento e Macerata (foto dal sito trentinovolley.it)
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L'INTERVISTA DOPPIA. Trento-Macerata è anche Stoytchev contro Giuliani, allenatori che dalle 17.30, al Forum di Assago, si contenderanno la finale tricolore. "Serve testa", dice il campione in carica. "Conta più il gioco di squadra", per l'ex Cuneo

di ALFREDO ALBERICO

Una finale secca dopo una breve e intensa ammucchiata sottorete. Che piaccia o no, questi sono i nuovi spareggi scudetto. La post season più breve della storia della nostra pallavolo -così come deciso dalla LegaVolley lo scorso luglio- oggi, al Forum di Assago, per l'ultimo atto mette di fronte la Itas Diatec Trento campione in carica e la Lube Macerata. Una finale dal sapore intenso per Osmany Juantorena e Igor Ormcen, giocatori entrati di diritto nella storia dei due club. E allora è lecito attendersi una grande prova dallo schiacciatore cubano e dall'opposto croato, che la prossima settimana saluteranno l'Italia. Itas Diatec e Lube. Mentalità di gioco differenti ma un'opportunità unica per i tecnici Radostin Stoytchev e Alberto Giuliani: al primo la chance di confermare lo strapotere consolidato in due anni, per l'altro, alla terza finale consecutiva dopo l'esperienza a Cuneo, l'occasione di far scricchiolare il regime trentino e riportare il trofeo a Macerata dopo ben cinque stagioni. La loro partita, remake della finale di Coppa Italia, parte da qui. Da un confronto a colpi di risposte in grado di dare qualche indizio in più sul V-Day delle 17.30.

Qual è lo stato di salute della squadra?
Stoytchev - "Ho tutti gli uomini a disposizione. E sono contento perché dopo più di cinquanta partite la condizione generale è buona. Spero di poter confermare questa situazione anche a pochi minuti dalla partita".
Giuliani - "Nessuna defezione. Ormcen, il capitano, ha scontato in Gara 3 di semifinale il turno di squalifica. Ci sarà e per noi è fondamentale anche dal punto di vista delle motivazioni".

Testa o tecnica: cosa conta di più stasera?

S. - "Soprattutto l'aspetto mentale. Dopo una stagione giocata ad alta intensità, in campo va mantenuta la lucidità".
G. - "Non può essere tralasciato né l'uno né l'altro aspetto. Ecco perché è determinante il lavoro di tutto lo staff. Qui ognuno ha compiti specifici. Serve lucidità, certo, ma anche reattività. E poi, al di là di qualche giocata del singolo, è sempre e solo il gioco di squadra a fare la differenza".

Chi c'è oggi dall'altra parte della rete?
S. - "Una delle squadre più forti al mondo in questo momento. Rispettiamo molto la Lube. Negli ultimi giorni ho provato a trovare le parole giuste per i ragazzi. E chi collabora con me ha fatto altrettanto. Per vincere, però, non si può prescindere dalla concentrazione. Sarebbe letale".
G. - "Loro hanno un vantaggio, l'essere abituati a giocare match di questo tipo. Attaccanti come Kaziyski e Juantorena, poi, possono fare sempre la differenza. Ma non si vince in un solo fondamentale, e noi questo lo abbiamo ben presente".

E' l'avversario che si aspettava di vedere in finale?
S. - "Cuneo ha perso in Gara-2 l'occasione di qualificarsi per il V.Day. Non ci sono dubbi. Mi rendo anche conto, però, che espireme un giudizio dal di fuori è fin troppo facile. In Gara-3 c'è stata una sola squadra in campo, Macerata, e questo per noi spiega il grande valore di chi andiamo a incontrare".
G. - "Sì, senza alcun dubbio. Basta vedere quello che hanno fatto negli ultimi tempi".

Un giocatore avversario che vorrebbe nel suo roster?
S. - "Non ce n'è uno solo. Sono atleti importanti, di alto livello. Io ne ho altrettanti e sono fiero di loro. No, non li cambiarei mai".
G. - "Mi tengo stretto i miei. Trento può contare su Juantorena, il giocatore più completo. Quello che conta in una squadra, lo ripeto, sono gli equilibri". 

Meglio una finale secca o un playoff vecchio stile?
S. - "Rispetto la nuova regola, che però non mi piace e non condivido. Uno scudetto andrebbe deciso in un playoff (al meglio delle cinque partite) o, come nel calcio, al termine della regular season. Una finale unica magari diverte più il pubblico, ma i veri valori delle squadre non vengono fuori".
G. - "Una decisione da rispettare, anche se ci sono pro e contro: un 3 su 5, come in passato, era più entusiasmante. La nuova formula garantisce d'altra parte una maggiore spettacolarità".

Trento e Macerata perderanno pezzi pregiati. Gli allenatori resteranno al loro posto?
S. - "L'addio di Osmany (Juantorena, ndr) impone un cambiamento. Trento è una società che fa piani a lungo termine e prenderà le contromisure giuste. Ho un altro anno di contratto e, se vorranno, farò parte di questo programma".
G. - "L'addio del capitano Ormcen pesa sull'intero spogliatoio. Il progetto Macerata va avanti, come ovvio che sia. E io mi sento parte di questo".