André Silva, stella del Porto: dall'hockey al gol

Champions League
André Silva: 18 gol in 32 partite alla sua prima stagione da titolare con il Porto (getty)

Il Porto lo ha prelevato quando aveva a 15 anni da una squadra di provincia: faceva il centrocampista e amava l'hockey su pista. Poi, la conversione: trasformato in attaccante puro, ha cominciato a segnare a raffica e a battere ogni record. Mercoledì, nella gara di Champions League, sarà uno di quelli che la Juventus dovrà tenere d'occhio

Real Madrid, Manchester United, Arsenal, Atletico. Insomma: mezza Europa. La lista delle pretendenti per André Silva, gioiellino del Porto, è già piuttosto lunga. La Juventus se lo troverà di fronte mercoledì, nell’andata degli ottavi di Champions League al Do Dragao, e ne apprezzerà certamente le doti. Due numeri, per capirci: a soli 21 anni, in questa stagione - la sua prima da titolare - l’attaccante portoghese ha già segnato 18 gol, 4 dei quali in Europa. Una promessa definitivamente sbocciata, che ora si candida a essere una delle star del futuro della sua nazionale. E, magari, a raccogliere il testimone di CR7.

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Nove puro - A dire il vero, però, André Silva non è il tipico Ronaldo, anzi: è uomo da area di rigore. O meglio, lo è diventato. Perchè quando il Porto lo comprò per 1000 euro - giocava al Salgueiros, squadra semi-professionistica di provincia - era a tutti gli effetti centrocampista, tendenzialmente offensivo. Il suo soprannome? “Deco”, come l’ex Barcellona. Poi il cambio di ruolo e una rapida crescita, che lo hanno portato a essere il centravanti completo qual è oggi. Che sa trattare la palla come un trequartista, va detto. Il rapporto con la porta avversaria è di quelli speciali, tanto che diversi suoi allenatori lo hanno definito il “nuovo Pauleta”. E Pauleta stesso ha confermato: “È un numero 9 puro. Ha grande talento, una qualità enorme. Gli piace lavorare sodo e ha grande fame di gol”.

I record e… L'hockey - Centrocampista centrale nelle giovanili del Porto fino ai 16 anni, trasformato da lì in poi in una macchina da gol. “Tu farai l’attaccante”. E i risultati sono stati evidenti fin da subito, perchè in un paio di anni André Silva si è adattato a meraviglia al ruolo di prima punta. Soprattutto nelle nazionali giovanili ha segnato ha raffica: 28 in 37 partite tra U19, U20 e U21. Niente male. Con i grandi, poi, ha fatto anche meglio: 4 gol in 4 partite. Con una tripletta, segnata alle Isole Far Oer, che lo ha consegnato alla storia: è stato il più giovane giocatore portoghese a segnare tre gol in una sola partita con la nazionale maggiore. E pensare che, da ragazzo, ha rischiato di preferire al calcio l’hockey a rotelle. Per fortuna, poi, ci ha pensato il Porto a convertirlo.

Muito feliz por ajudar a equipa a cumprir os objetivos! 🙌🏼⚽⚽⚽🇵🇹

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E ora… - Ora André Silva si candida a essere uno degli uomini più importanti del futuro del calcio portoghese. Soprattutto quell’attaccante puro che alla nazionale campione d’Europa manca ormai dai tempi di Pauleta e Nuno Gomes. Una risorsa importante, anche per lo stesso Porto: il classe 1995 ha una clausola rescissoria da 60 milioni di euro e il suo futuro sembra ormai già scritto. I grandi club europei si sono fatti sotto e Jorge Mendes, agente del ragazzo - nonché di CR7 & co. - fiuta l’ennesimo colpaccio.