Borussia, attacco mirato. "Non ci fermeranno"

Champions League
Dortmund, i giocatori scortati dalla polizia si dirigono verso lo stadio dopo le tre esplosioni che hanno coinvolto il pullman (Getty)

In conferenza stampa il capo della polizia di Dortmund dopo le tre esplosioni conferma: "Si è trattato di un attentato. Non escludiamo nessun movente, nemmeno le ipotesi peggiori". Il club reagisce unito: "Non ci fermeranno, i ragazzi riusciranno a dare il massimo"

Bombe contro il Borussia: le tre esplosioni che hanno coinvolto il pullman del club tedesco diretto al Signal Iduna Park per giocare il match di Champions League contro il Monaco (poi rinviato alle 18.45 di oggi) erano mirate alla squadra. A confermarlo in serata in conferenza stampa Gregor Lange, capo della polizia di Dortmund. Ma quanto accaduto non ferma il Borussia, la società infatti sottolinea: "Non ci fermeremo".

Attacco mirato

"Il movente non è ancora chiaro e nulla può essere escluso, neppure le ipotesi peggiori" ha dichiarato Lange, "E' stato subito dato l'allarme, la polizia ha chiuso la strada e abbiamo scortato i giocatori fino allo stadio, oltre a controllare la zona con alcuni droni per accertare che non vi fosse altro materiale esplosivo. Non abbiamo ancora dettagli da fornire, non sappiamo ancora chi abbia piazzato i tre ordigni, ma di sicuro si trattava di ordigni seri, complessi da costruire". Secondo la polizia, che avrebbe trovato un messaggio di rivendicazione in corso di verifica, l'esplosivo era nascosto in una siepe. In conferenza stampa è stata anche confermata l'operazione di Bartra, che aveva riportato una frattura del radio distale e aveva diversi corpi estranei nel braccio.

Andare avanti per dare un segnale

"L'intera squadra è scioccata. Dobbiamo cercare di elaborare la serata", ha dichiarato il direttore generale del Borussia Dortmund Hans-Joachim Watzke, "Non sarà facile, perchè immagini del genere non escono dalla testa, ma dobbiamo giocare, anche per dare un segnale forte ai responsabili di quanto accaduto". "Spero che i giocatori riescano a mettere da parte quanto successo, giocando con la solità aggressività che li contraddistingue", aggiunge il presidente, "Chi ha fatto rinviare la partita non ci fermerà ancora".