Marbella, trofeo all'Inter. Prima rete per Gabigol

Serie A
L'esultanza rivolta al cielo del brasiliano (foto dal profilo Facebook di Gabigol)

I nerazzurri vincono il trofeo per la differenza reti, nonostante la sconfitta ai calci di rigore contro il Marbella. Nella sfida col Linense - vittoria per 3-2 - Gabriel Barbosa realizza il primo gol con la maglia dell'Inter

Un'occasione per mettersi in mostra, due partite da 45 minuti per riprendere il ritmo. Udinese-Inter in programma domenica prossima, ma prima c'è il Trofeo di Marbella per i ragazzi di Pioli. Luogo? Linea de la Concepcion, al confine con Gibilterra. Avversarie? Il Real Balompédica Linense e il Marbella, entrambi club di Segunda Division B (terza serie spagnola, l'equivalente della nostra Lega Pro). Due gare, 4 punti per l'Inter. Una vittoria e un pareggio quindi, coi nerazzurri che vincono il trofeo per differenza reti nonostante la sconfitta ai calci di rigore col Marbella nell'ultima partita. 

Segna Gabigol - Pioli sceglie il 4-2-3-1 per la prima sfida col Linense. Handanovic tra i pali, D'Ambrosio, Murillo, Andreolli e il giovane Miangue nel quartetto difensivo; poi Brozovic e Gnoukouri in mezzo al campo, Eder sulla trequarti e il tandem Candreva-Gabigol dietro Palacio, unica punta. Pronti, via ed è subito svantaggio. D'Ambrosio sbaglia, Chico no. 1-0 al 3' per il Lidense. L'Inter reagisce subito e pareggia con Murillo. Corner, rete. Ma è nuovamente il Linense a passare in vantaggio: Andreolli pasticcia, Rubio ne approfitta. Calcio di rigore impeccabile per l'ex Siviglia, Handanovic intuisce ma non ci arriva. Finita qui? No, perché Murillo trova il pareggio grazie a un calcio d'angolo. Stavolta sbaglia Godino, male in uscita. Infine è Gabigol a far vincere i nerazzurri. Proprio lui. Pallonetto, forse un tocco del difensore sulla linea. Ma è gol(3-2 il risultato finale). Esultanza rabbiosa del brasiliano, che stringe i pugni e si mette in mostra. Bella gara per lui: azioni personali, un paio di tiri dalla distanza. Nella partita con la Lazio aveva acceso San Siro con una rabona, ma Pioli l'aveva bacchettato: "Vorrei vedere giocate più concrete e meno spettacolari". Ora risponde presente, e celebra subito la sua prima gioia in nerazzurro con un post sui social.

Sconfitta ai rigori, ma il trofeo è dell'Inter - Pioli cambia le sue carte per l'ultima partita col Marbella, dai pali all'attacco. Carrizo in porta, poi Santon, Ranocchia, Andreolli e Ansaldi in difesa. Biabiany, Joao Mario, Gnoukouri, Perisic e Banega a centrocampo. In avanti, il solito Icardi. Anche qui, nerazzurri in svantaggio: per il Marbella segna Okoye. Un diagonale preciso che batte Carrizo. L'Inter attacca, sfiora più volte il pareggio. Ci riesce allo scadere con la rete di Perisic, bravo ad anticipare il portiere col sinistro. Si va dal dischetto ma è il Marbella ad avere la meglio (gli andalusi avevano già vinto ai rigori la prima sfida, 8-7): sbagliano Icardi (alto), Ranocchia (parato) e Joao Mario (parato). Sconfitta per i nerazzurri, ma il trofeo è comunque dell'Inter. Premiata la differenza reti, ora testa all'Udinese. 

Le parole di Pioli - "Sono state due partite importanti - ha detto l'allenatore dei nerazzurri al termine della gara - ci hanno permesso di giocare dopo 15 giorni di sosta, di prendere ritmo e intensità. Gli avversari ci hanno creato alcune difficoltè ed è quello che volevamo, dovevamo togliere le scorie delle vacanze. Da domani mattina ci prepareremo al meglio per la partita contro l'Udinese di domenica che è quella che conta. Stasera era importante mettersi in movimento, in campo 11 contro 11. Era da tanto tempo che non lo facevamo. I ragazzi hanno voglia di far bene, di non fare brutte figure che in passato abbiamo fatto. Sappiamo che non siamo ancora perfetti, abbiamo capito ancora una volta che bisogna stare attenti dall'inizio alla fine. Sono situazioni che svilupperemo durante la settimana", ha concluso Pioli.