Mihajlovic: "Sono infuriato, problema di testa"

Serie A
Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino (Getty)

Deluso per la vittoria sfuggita nel secondo tempo l’allenatore granata, che dopo il match ha parlato così della sfida con i rossoneri: "Sono molto deluso, continuiamo a sprecare occasioni e a buttare via punti. Pareggiare questa partita è davvero il colmo"

Il Torino non riesce a battere il Milan nemmeno al terzo tentativo, la squadra di Mihajlovic - ancora di fronte al suo recente passato - non va oltre il 2-2 finale. Non bastano infatti i due gol di Belotti e Benassi che aprono la serata nel primo tempo, i rossoneri rimontano e pareggiano grazie alle reti di Bertolacci e Bacca. Ljajic sbaglia anche il rigore del possibile 3-0, alla fine la formazione granata guadagna un solo punto che le permette di salire a quota 30 punti in classifica. Molto arrabbiato per non essere riuscito a portare a casa la vittoria, Mihajlovic ha analizzato così la prova dei suoi nel post gara ai microfoni di Sky Sport.

"Mi rode" -
"Devo dire che non sono arrabbiato, sono infuriato e anche molto deluso perché continuiamo a sprecare occasioni e a buttare via punti. Pareggiare questa partita è stato il colmo: si va in vantaggio di due gol, si sbaglia un rigore e poi si ripetono sempre gli stessi errori. Poi dopo si entra nel secondo tempo e si dimostra che giocando in una certa maniera si può anche vincere e poi non si sa perché ci si abbassa per 20 minuti, si subiscono due reti e poi si ricomincia a giocare di nuovo; soltanto che poi è tardi. Non sono riuscito a far fare il salto di qualità a questa squadra ed è questo che mi rode".

Problema mentale -
"Il problema non è di campo ma di testa, di personalità e di saper gestire certi momenti della partita; ci sta che poi, giocando col Milan, che uno posso andare in difficoltà ma non devi pensare solo a difendere ma anche a gestire e a mettere in pratica quello che hai fatto nel primo tempo cercando di tenere la palla, di fare gioco, di ripartire, di non sbagliare i passaggi e non pensare solo a difendere la porta. Poi dopo, quando si prendono due gol, sembra che torni ad avere coraggio  e così si ricomincia a giocare. Ma così diventa difficile vincere le partite".

La condizione fisica e il rigore sbagliato - "L'ho detto anche ieri in conferenza stampa - ha aggiunto l'allenatore - il problema non è fisico. Più volte siamo stati superiori al Milan anche in Coppa Italia. Non so se ai giocatori sia venuto il braccino corto ma ci manca personalità, non sappiamo gestire questo tipo di partite. Abbiamo giocatori che spendono tanto e sono allenati per farlo, il problema è che quando siamo in vantaggio tutti sembrano rilassarsi perché sembra che abbiano esaudito le mie richieste, non lo so... Come si risolve questa situazione? È una cosa difficile perché in certi momenti l'unico modo per portare a casa punti è gestire bene le situazioni, addormentare il gioco, prendere qualche fallo, restare concentrati e lucidi e non pensare solo a difendere la porta. Se una partita di calcio durasse 45 minuti forse saremmo primi in classifica. Il rigore di Ljaijc è stato calciato male però i rigori li sbaglia solo chi li tira, non posso accusarlo ma non mi è piaciuto anche se ci ha provato. Ma il rigore si può sbagliare, fossimo andati sul 3-0 comunque non so se avremo vinto visto come si è messa la gara poi".