Sampdoria-Roma 3-2, i giallorossi si buttano via

Serie A

Due volte in vantaggio a Marassi, la Roma si fa rimontare e battere 3-2 dalla Samp. Primi gol subiti e primo ko del 2017. Proteste per un rigore non dato a Dzeko nel finale. La Juve va a +4, con una gara in meno.

SAMPDORIA-ROMA 3-2

5' B. Peres (R), 21' Praet (S), 66' Dzeko (R), 71' Schick (S), 73' Muriel (S)

Due volte in vantaggio a Marassi, la Roma si fa rimontare e battere 3-2 dalla Samp. Primi gol subiti e primo ko del 2017. Proteste per un rigore non dato a Dzeko nel finale. La Juve va a +4, con una gara in meno.

Non vinceva da 7 giornate la Sampdoria di Giampaolo e non segnava un gol tutto suo (escludendo l’autorete Hysaj) da 450 minuti. Insomma, sulla carta, l’avversario ideale per la Roma. Tanto più che per Spalletti la Samp è stata sempre una specie di portafortuna: 9 vittorie e 5 pareggi. Mai un ko. Almeno fino a oggi.

Vantaggio immediato – E l’inizio di gara della Roma sembra confermare questo trend. La gara si blocca subito, dopo 5’. Una rete confezionata dai terzini, un sogno per ogni allenatore: conclusione dalla distanza di Emerson, Puggioni respinge proprio sui piedi di Bruno Peres che infila la prima rete in maglia giallorossa(arancio…). Settimo gol in serie A per l’esterno brasiliano, che non la metteva in campionato da Torino-Napoli dello scorso 8 maggio. Uno stadio, Marassi, che evidentemente quest’anno gli porta fortuna. Era stato proprio un cross di Bruno Peres a propiziare l’autogol di Izzo nella gara vinta col Genoa.

La Roma di testa ha segnato solo 2 gol in questo campionato: nessuno ha fatto peggio. Il perché lo si capisce al 9’, quando Dzeko (il migliore in dote a Spalletti su questo fondamentale) sciupa il pallone del raddoppio dal limite dell’area piccola.

Reazione Samp e pareggio – 10 minuti o poco più di grande Roma e poi, piano piano, la partita la prende in pugno la Samp. Il primo acuto della squadra di Giampaolo prima del quarto d’ora: Vermaelen si fa scavalcare con troppa facilità da un lancio lungo che mette Bruno Fernandes davanti a Szczesny. E’ bravo il portiere polacco a deviare in angolo.

Szczesny che non può nulla, però, al 21’ quando Muriel (il migliore dei suoi) salta ancora una volta lo spaesato Vermaelen e trova a centro area il piattone di Praet. Primo gol per lui e primo gol subito dalla difesa giallorossa nel 2017.

Ci prova Nainggolan – 10 giorni fa la doppietta contro la Samp in Coppa Italia. Due volte capita sui piedi del belga l’occasione per riportare in vantaggio la Roma. Al 28’ del primo tempo spara alto dopo un’ottima protezione di palla da parte di Dzeko. Al 18’ della ripresa conclude dal limite potente ma centrale: Puggoni la tiene.

15 volte Dzeko – Ma il nuovo vantaggio giallorosso è solo questione di tempo. Minuto 21: tutto parte ancora dai piedi di Emerson Palmieri, come in occasione del primo gol. Cross basso, Dzeko colpisce di sinistro sporco ma angolato quanto basta per battere il portiere. 15° gol in campionato per il bosniaco (come Icardi e Higuian). Non segnava in trasferta dalla doppietta di fine ottobre in casa del Sassuolo.

So Schick – Nemmeno 5 minuti e la Samp riacciuffa il pari. Ci pensa il nuovo entrato Schick, in campo da pochi istanti al posto di Bruno Fernandes. Un movimento da attaccante di razza che gela tutta la difesa. 5° gol per il 21enne ceco, trattato in estate proprio dalla Roma, e 7° gol in questo campionato segnato da un subentrato della Samp (record in Serie A)

Il solito Muriel – Spinta dall’entusiasmo la squadra di Giampaolo mette la freccia e sorpassa. Punizione dal limite conquistata dallo scatenato Schick dopo una discesa di 30 metri: Muriel la calcia, Nainggolan in barriera la devia in maniera decisiva, Szczesny può solo osservare. Da referto diventa il sesto gol segnato ai giallorossi in carriera dal colombiano, con 3 maglie diverse (Lecce, Udinese e Samp). Ma anche quello che spezza un digiuno che, per Muriel, durava da 8 giornate.

Dentro Totti – Spalletti si gioca il tutto per tutto: dentro Totti (610^ presenza in A) ed El Shaarawy per De Rossi e Bruno Peres. Perotti va a destra, il Faraone a sinistra di un 4-2-3-1 della disperazione. Un assetto che produce occasioni ma anche brividi. Quella della Roma capita sui piedi di El Shaarawy, su una gran giocata di Totti. Lui incrocia il pallone del possibile 3-3, ma senza fare i conti coi piedi di Puggioni. Il brivido è sulla schiena di Szczesny, determinante nello stoppare l’assolo di Djuricic.

Rigore negato – Una delle ultime emozioni è firmata Totti, su punizione. Nello stadio dove ha segnato il gol più bello in carriera. La porta è la stessa, l’epilogo diverso. L’altra è un contatto in area su Dzeko: rigore netto, ma il fischio di Mazzoleni arriva per un fuorigioco. Quello, invece, inesistente.