Roma, Florenzi: intervento ok. Torna tra 5 mesi

Serie A
villa_stuart_florenzi_3

Lo stop dopo il fastidio avvertito in allenamento con la Primavera, ancora il ginocchio sinistro, lo stesso operato quattro mesi fa. Confermate le paure delle scorse ore, per l’esterno della Roma è stato necessario un nuovo intervento (perfettamente riuscito); stop previsto di cinque mesi

"Quanto mi siete mancate" aveva scritto Alessandro Florenzi lo scorso dieci gennaio riferendosi ai suoi scarpini da calcio. L’infortunio al ginocchio a ottobre nel match contro il Sassuolo lo aveva fatto uscire dal campo in lacrime; la diagnosi poi aveva confermato le brutte sensazioni. Rottura del legamento crociato della gamba sinistra, operazione, quattro mesi di stop. E la voglia di tornare più forte di prima. Non è stato facile rimanere lontano dalla sua Roma, ancora più difficile sarà ricominciare tutto daccapo adesso che il ritorno in campo sembrava davvero vicino. La distorsione dello scorso martedì con la Primavera giallorossa ha fermato ancora l’esterno classe 1991. Una torsione innaturale dello stesso ginocchio, la stessa paura che ritorna e le stesse difficoltà di quattro mesi fa. Florenzi si ferma ancora, dopo una nuova rottura dello stesso legamento crociato anteriore e dopo una nuova operazione

"Ho la percezione che possa essere un guaio - aveva detto Spalletti alla vigilia del match contro il Villarreal parlando proprio del problema fisico del suo giocatore - a me interessa in questo caso il ragazzo. Mi ha detto subito di questo fastidio che aveva avuto e lì per lì si era fiduciosi. Alessandro è un campione e riuscirà reagire in maniera positiva per essere ancora più forte di quello che è. Mi spiace che debba subire una cosa così a livello psicologico, io temo una nuova operazione perché la mia è una sensazione di malessere". Purtroppo l’allenatore ha avuto ragione. Dopo gli accertamenti medici in mattinata a Villa Stuart il medico sociale Del Vescovo ha confermato le sensazioni negative: "Rottura del neo legamento crociato anteriore, prima ci sarà una nuova operazione e poi si passerà alla sostituzione del legamento rotto". Un intervento durato poco meno di un’ora e mezza, perfettamente riuscito. Mentre da colleghi e amici iniziano ad arrivare i primi messaggi di incoraggiamento. Dal Papu Gomez a Marrone, da Di Vaio a Pinilla fino al Milan, che con un tweet ha mostrato vicinanza al calciatore.

"Il trapianto chirurgico è stato dunque sostituito con il tendine rotuleo del ginocchio destro. L'atleta osserverà alcuni giorni di degenza e dalla prossima settimana comincerà il percorso terapeutico stabilito con prognosi di mesi 5", scrive la Roma in una nota ufficiale sul proprio sito. Il numero 24 della Roma dovrà rialzare la testa un’altra volta, tornare a faticare per tornare a camminare e poi a correre. Dovrà proiettarsi al futuro e archiviare definitivamente una stagione maledetta per tornare, come dice lui, #piùfortediprima. La stessa sfortuna di Mattia Perin, a cui Alessando pochi mesi fa aveva voluto dedicare un pensiero che ora servirà anche a lui: "Guarda sempre avanti, ti sembrerà lunga, basterà non voltarsi mai!!!". Altri cinque mesi lontano dal campo, un’altra lunga strada da percorrere senza mai voltarsi; per Florenzi è iniziata una nuova partita da vincere.

Il dottor Mariani: "Il legamento era guarito, Florenzi sfortunato" - Al termine dell'operazione al giocatore della Roma Alessandro Florenzi, è stato il professor Pier Paolo Mariani a fare il punto della situazione a Villa Stuart. "Il legamento era perfettamente guarito, e si è rotto - le parole del medico ortopedico riguardo al ginocchio sinistro di Florenzi - C'è stato l'elemento sfortuna. Purtroppo è come quando si tampona guidando: rimettere a posto la macchina non da' garanzia di non avere più incidenti. Ci sono giocatori che appena ritornano in campo si rompono l'altro crociato...". "Il recupero non è stato assolutamente affrettato - aggiunge quindi Mariani citando i casi di altri giocatori della Roma finiti in sala operatoria per lo stesso motivo - Sono i tempi di Ruediger, Mario Rui, Capradossi. Sono i tempi classici. Il giocatore era in perfette condizioni al controllo che ho fatto i primi di febbraio. Era perfetto. Adesso i tempi di recupero sono leggermente più lunghi però grosso modo seguirà lo stesso protocollo".