Sampdoria, doppia seduta tra palestra e tattica

Serie A
La Sampdoria durante l'allenamento in palestra (foto twitter @sampdoria)
allenamento_Sampdoria

Giampaolo ha guidato il suo gruppo in un'altra giornata di lavoro verso la gara contro il Palermo. Ancora differenziato per Alvarez, nel pomeriggio Bereszynski e Viviano sono stati sottoposti a lavoro specifico di scarico e fisioterapia

Doppia seduta verso il Palermo - Doppio allenamento per la Sampdoria che quest'oggi si è divisa tra palestra, esercizi di tattica e partitella. "Cielo grigio su Bogliasco" si legge sul sito ufficiale del club, pagare il programma contro il Palermo al Barbera si avvicina e Marco Giampaolo (insieme al suo staff) continua a guidare i calciatori blucerchiati nelle sessioni settimanali programmate. Come forma la stessa società genovese, in mattinata il calciatore si sono sottoposti ad esercizi divisi per reparti: forza in palestra e trasformazione tattica sul campo per Quagliarella, Muriel e compagni. Nel pomeriggio, poi, il gruppo si è ritrovata completo ed è stato impegnato sul prato superiore del centro sportivo Mugnaini in torelli e in partitelle a tema. Passando poi ad analizzare la situazione dei calciatori con qualche problema fisico, Ricky Alvarez - così come ieri - ha svolto ancora un programma individuale mentre nel pomeriggio Bartosz Bereszynski ed Emiliano Viviano sono stati rispettivamente sottoposti a lavoro specifico di scarico e di fisioterapia. Nel corso della giornata, inoltre, sono stati aggregati al gruppo della prima squadra anche sette ragazzi dell’Academy: Pietro Cavagnaro, Domenico Cuomo, Joao Claudio Gomes Ricciulli e Andrea Tessiore nella prima razione, Denis Baumgartner, Gergely Hutvagner e Michal Tomic nella seconda. Per la giornata di domani, giovedì, Marco Giampaolo ha fissato un allenamento pomeridiano.

Nicolini a Genova, sponda Samp? -
E chi potrebbe presto far parte dello staff blucerchiato è Enrico Nicolini. La storia è diventata nota a tutti dopo il suo rifiuto di seguire Andrea Mandorlini - con cui aveva lavorato sia in Romania sia a Verona - perché tifoso sampdoriano. Non sarebbe mai riuscito ad accettare la panchina del Genoa (nel ruolo di vice allenatore), troppo forte l’amore per l'altra squadra genovese. Così le strade di Nicolini e Mandorlini si sono separate ma la sua decisione presa con il cuore non è passata inosservata dalle parti della Sampdoria. "Ha fatto un grandissimo gesto che è stato molto apprezzato dalla società - ho raccontato nelle scorse ore il direttore sportivo della Samp ai microfoni di Sky Sport - ha dimostrato che la dignità non ha prezzo. E’ una bandiera, per il tifoso è diventato un mito, un eroe. Nicolini da noi? Abbiamo dei programmi, saremo contenti di portare persone che vivono per questo club. Perché no? E’ un ottimo tecnico, conosce il calcio: sarebbe un onere averlo con noi".