Fiorentina, Sousa: "Mai pensato alle dimissioni"

Serie A
Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina (getty)
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L'allenatore portoghese tra i più criticati dalla tifoseria viola durante la contestatione mattutina: "Cerchiamo di fare il nostro meglio, è il momento più difficile della stagione". Lunedì sera il Torino: "Bernardeschi non ci sarà"

Ko con il Milan ed eliminazione dall’Europa League: è stata una delle settimane più difficili della stagione della Fiorentina. In più, in mattinata, anche una contestazione che ha evidenziato il malumore dei tifosi: “Conosco sempre più la piazza, la società e i giocatori: posso dire che è il momento più delicato della mia stagione”, ha detto Paulo Sousa in conferenza stampa. Sulle possibilità di dimissioni: "Quel che più mi piace fare è allenare, non ci penserei mai ad andarmene, specie in un momento di difficoltà. Io vedo le difficoltà come opportunità“. E ancora: "C'è delusione perché non siamo riusciti a onorare la nostra maglia. La mia analisi è interna, non esterna: ci sono più fattori. Cercheremo di farlo subito domani, cercando di vincere poi contro qualsiasi avversaria”. Paura? “Cerco di educare che dobbiamo sostituire la paura con il coraggio altrimenti non si viene fuori dalle difficoltà. Questa squadra è complessivamente cresciuta di personalità e carattere, e deve continuare a farlo”.

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Verso il Torino: Berna out - Nel monday night della 26a di Serie A, la squadra di Sousa affronterà il Torino di Mihajlovic: “Bernardeschi non ci sarà - ha detto il portoghese - Milic si sta allenando con una maschera. Il Torino ha un blocco difensivo basso e riesce a fare tanti gol con gli attaccanti, cercheremo tutti di fare il nostro meglio”. Saponara in tribuna: “Si sta allenando al 100% ma è stata una decisione per una questione di numero”.

La contestazione - In mattinata circa 200 tifosi si sono dati appuntamento al centro sportivo viola, dove hanno contestato la squadra, reduce da sconfitte pesanti contro Milan e Borussia, durante l'allenamento. Fatto atteso, dato che, attraverso un comunicato emesso sabato, esponenti della curva Fiesole avevano già fatto intendere che davanti ai "campini" ci sarebbe stata una rumorosa protesta nei confronti dell’andamento della squadra, di Sousa e delle scelte degli ultimi mesi fatte dalla famiglia Della Valle. A colloquio con i tifosi sono è andato Pantaleo Corvino. "Sono venuto il primo giorno e ho detto che dobbiamo ripartire dall'equilibrio economico”, ha ammesso il ds viola. “I Della Valle in 15 anni ci hanno portato in Europa tante volte. È colpa mia se non sono riuscito a prendere un difensore più forte". Tanti i cori contro Sousa e a favore di Antognoni. La contestazione si è poi conclusa dopo circa due ore.