Juve, Bonucci: "Resto, qui mi sento importante"
Serie ACosì il difensore nel post gara: "In occasione del gol subito dovevo restare più vicino a Zapata, poi però ho segnato un gol pesante e ne ho salvato un altro. Dispiace per il mezzo passo falso; Allegri? Ora il gruppo è ancora più unito. Se avessi voluto andare via avrei spinto per andare via lo scorso anno..."
La gara tra Udinese e Juventus alla Dacia Arena è terminata 1-1, primo pareggio della stagione per la squadra di Massimiliano Allegri che è riuscita a pareggiare l’iniziale svantaggio di Zapata grazie alla rete di Leonardo Bonucci nella ripresa. Al termine della gara il grande protagonista del match e autore del pari ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: "Per quanto riguarda il gol subito parto dicendo che l'errore principale è stato quello di non stare vicino a Zapata quando la palla è arrivata da Danilo, avrei dovuto intervenire diversamente. Poi gli ho concesso l'esterno a lui che è un giocatore di grande fisico e grande potenza, ho cercato di farlo calciare nella maniera peggiore ma è stato comunque molto bravo e la palla è passata in mezzo alle gambe di Buffon".
Tra presente e futuro - E ancora: "Io sono un calciatore importante per questa formazione ma di sicuro non c'è nessuno indispensabile, la Juventus è una squadra e anche altri miei compagni hanno leadership - compresi i giovani che stanno crescendo; questa è la cosa più importante e nessuno si deve sentire sicuro del posto, bisogna sempre alzare l'intensità e l'asticella anche in allenamento. Se mi ha cercato qualcuno? Ho cambiato numero da poco quindi forse che mi voleva cercare non mi ha chiamato perché non lo sapeva, in ogni caso il cellulare non ha squillato. Sono un patrimonio della società, ho firmato un contratto fino al 2021. Sono qui e mi sento importante, non vedo dove sia il problema. Se avessi voluto andare via avrei spinto per andare via lo scorso anno, quando ho ricevuto offerte. Avevo cominciato a studiare l'inglese. Anche lo spagnolo? Chissà, forse…. Io gioco, segno e lotto per la Juventus che è una grande squadra".
Presente... - Tornando poi sulla gara di oggi: "Adesso ho segnato anche in trasferta un gol pesante perché oggi una sconfitta sarebbe stata difficile da digerire, abbiamo aumentato il distacco dalla seconda e adesso dobbiamo pensare al Milan per poi concentrarci sulla Champions. Forse avrei potuto fare di più sull'azione del gol dell'Udinese però poi ho salvato un'altra rete nella ripresa". Tornando poi a parlare dell’episodio dopo il match contro il Palermo e dell’esclusione contro il Porto, il difensore ha aggiunto: "Il rapporto con l'allenatore? Da parte nostra abbiamo gestito nel modo migliore la situazione che ci è successa, avevamo sbagliato entrambi mancando di rispetto l'uno all'altro e alla società; abbiamo pagato ma come avete visto ora il gruppo è molto più unito e i fatti lo dimostrano".
"Vincere non mi logora, mi eccita" - "Oggi sono arrabbiato perché non sono arrivati i tre punti nonostante l'andamento della partita, una vittoria è sempre importante e questa maglia ti insegna ad azzerare tutto subito dopo successo per andare alla ricerca di quello successivo il passato conta fino a un certo punto; io sono ancora affamato di vittoria questo deve essere il nostro spirito per riuscire ad arrivare in fondo a tutte le competizioni e provare a vincerle. A me vincere non logora ma eccita e questo atteggiamento è più forte di me, io vivo per la vittoria e quando ci sono questi mezzi passi falsi (seppur positivi) c'è il rammarico per non aver dato il 100% perché abbiamo concesso troppo e non eravamo al massimo, soprattutto nel primo tempo; questo è un dispiacere perché secondo me facendo meglio delle due fasi saremmo riusciti anche oggi a portare a casa un successo. Le scelte in difesa? In futuro io vorrei fare l'allenatore e vorrei avere il problema di Allegri a gestire cinque calciatori in difesa come quelli che a lui".