Tris al Palermo, la Roma riparte dal Barbera

Serie A
L'esultanza della Roma dopo il gol di El Shaarawy (Getty)

Un gol di El Shaarawy al 22', uno di Dzeko al 76' e Bruno Peres nel finale: dopo tre sconfitte di fila, i giallorossi di Spalletti si riprendono il secondo posto scavalcando nuovamente il Napoli. E giovedì all'Olimpico il ritorno degli ottavi di Europa League contro il Lione

PALERMO-ROMA 0-3

22' El Shaarawy, 76' Dzeko, 91' Bruno Peres

Dopo tre sconfitte in otto giorni, la Roma riparte battendo 3-0 il Palermo. I giallorossi rispondono al Napoli e si riportano al secondo posto in classifica: la squadra di Sarri è di nuovo a -2. Il match lo decidono un gol di El Shaarawy al 22’, uno di Dzeko al 76’ e uno di Bruno Peres nel finale. Come nella gara d’andata degli ottavi di Europa League a Lione, i giallorossi hanno giocato un ottimo primo tempo. Il vantaggio del Faraone, la quarta rete in questo campionato, una buona tenuta difensiva, e diverse occasioni create ma non concretizzate. Nella ripresa, la mossa tattica di Lopez (Diamanti per Embalo) ha fatto invertire la marcia ai rosanero. Complice un calo della Roma, gli inserimenti e i lanci al bacio del fantasista del Palermo hanno creato grossi problemi alla difesa giallorossa. Nel miglior momento della squadra di casa, Dzeko entrato da poco al posto di Grenier, mette al sicuro la gara. Numeri spaventosi per il bosniaco: il 20° gol in campionato, come Icardi. Trenta le reti nelle quaranta gare stagionali giocate. Nel finale la chiude Bruno Peres al 91’, battendo un Fulignati non perfetto.

Per il presidente Paul Baccaglini, in tribuna con la compagna Thais Wiggers, nonostante la sconfitta, la chiusura di una buona settimana cominciata con l’ufficialità del passaggio del testimone con Maurizio Zamparini, la visita dei simboli della città, uno striscione di sostegno del tifo rosanero, e conclusa nonostante tutto, con una buona prestazione dei suoi ragazzi. Dopo i primi dieci minuti di inizio ripresa, Nestorovski e compagni sono stati capaci di creare diversi brividi per Szczesny. Non a segnare la rete che avrebbe fatto sperare nella rimonta. 

Le scelte - Dopo la sconfitta per 4-2 a Lione, in vista del ritorno fondamentale all’Olimpico di giovedì, Spalletti fa turnover. Prima da titolari in campionato per Mario Rui (a sinistra al posto di Emerson), e il centrocampista ex Lione Clement Grenier. In panchina Strootman e Dzeko. In attacco, con Nainggolan e Salah c’è El Shaarawy. Dal canto suo, nel consueto 4-2-3-1, Diego Lopez decide di dare una chance a Embalo e a Fulignati. Per il portiere classe ’94, l’esordio assoluto in A.

El Shaarawy la sblocca - Il Palermo parte subito forte. Nestorovski fa venire i brividi a Szczesny al 5’. Quasi dal fondo del campo batte il portiere della Roma, il Barbera esplode. L’arbitro però fischia il fuorigioco. E’ da quel momento che i giallorossi prendono in mano la gara. Al 9’, da posizione favorevole, Salah non riesce a battere Fulignati. Al 22’ Grenier serve un assist perfetto ad El Shaarawy. Il Faraone batte in uscita il portiere rosanero. Per lui è il terzo gol ai siciliani, a nessuna squadra in A ha segnato di più. Per il centrocampista ex Lione di nuovo un assist vincente: non accadeva dal 9 gennaio 2016. E lui giocava ancora in Ligue 1. Da quel momento, i giallorossi controllano bene e creano diverse buone occasioni con El Shaarawy, Ruediger e Nainggolan. Il Palermo, però, si salva.

Un altro Palermo, poi il tris Roma - Nestorovski è troppo solo davanti. Per questo motivo, Diego Lopez inserisce Diamanti per Embalo. Dopo un’occasione in avvio per la Roma, con El Shaarawy, un diagonale di Diamanti al 50’ fa sentire la presenza dei rosanero anche davanti. E’ il momento in cui i giallorossi soffrono, e il Palermo gioca alla grande. Per far salire bene la squadra, e dare più tranquillità ai suoi, Spalletti lancia Dzeko davanti al posto di Grenier. Proprio il bosniaco la chiude al 76’. Al 91’, Bruno Peres infligge un passivo molto grande al Palermo. La Roma è ripartita, giovedì l’appuntamento fondamentale di Europa League contro il Lione. Le rimonte si possono fare. Il Barcellona insegna.