Roma, Spalletti: "Se non vinco non rimango"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore della Roma (Ansa)

Queste le parole dell'allenatore giallorosso in vista dell'Empoli: "Non penso al derby". Poi su Monchi: "Mi hanno detto che è un grande professionista, ma il mio ds è Massara". Su Napoli-Juve: "Io non gufo nessuno"

Prima l'Empoli: "Penso a questa partita, poi...". Poi? Il derby di Tim Cup contro la Lazio, partita difficile in cui c'è da rimontare il 2-0 dell'andata: " È il miglior modo di prepararla bene". Andare per gradi quindi, con la testa a Martusciello&co. Intervenuto in conferenza stampa, Spalletti ha parlato così della prima gara. E indizi di formazione: "Grenier titolare? Forse". Infine, un commento su Monchi, ormai prossimo ds della Roma che ha appena ufficializzato il suo addio al Siviglia. Spalletti risponde così: "Non ho parlato di nulla con la società, il mio ds è Massara".

Sul futuro: "Se non vinco, non rimango" -  "Io se non vinco non rimango. Vincere vuol dire vincere un titolo, fare tanti punti sarebbe un piacere, sicuramente mi dicono che la Curva ha deciso di entrare. Spero di non leggere delle offese se faccio riferimento alla Curva, ogni volta che la palla andrà fuori mi girerò verso la Sud, perché la curva mi è mancata e me la voglio gustare. In questa sala stampa ci sono grandi firme, sono stato sempre seguito da grandi firme. Loro racconteranno quello che sembra loro più giusto".

"Monchi? Mi dicono che è un professionista" - "Per noi la priorità è l'Empoli. Non so niente in riferimento di questo, non ho parlato con la società di niente. Il mio ds è Ricky Massara. Bisogna avere rispetto per chi ha lavorato bene come lui. Ho avuto due direttori come Sabatini, di cui ho già parlato, e Massara, che è altrettanto di qualità. È una persona squisita, ha una qualità di intendersi di calciatori e di calcio che secondo me a disperderla sarà qualcosa che manca. Se volete continuo su lui, su Monchi ho sentito parlare, mi dicono che è un grande professionista, ma l'ho letto sui giornali". Su Pallotta: "Abbiamo parlato di tante cose. Per me è stata l'occasione di dirgli di persona quello che ho sempre detto a voi, il mio pensiero è sempre stato lo stesso. Quello che mi ha detto lui va chiesto a lui, non vado a fare la spia". Sul ruolo di Baldini nella società giallorossa: "È un modo di deviare l'attenzione al quale non partecipo - ha detto Spalletti - non decido l'organigramma, parlare dell'organizzazione societaria vuol dire parlare d'altro. Dritti verso la partita".

Su Napoli-Juve: "Non gufo" - Così Spalletti sulla prossima sfida tra Napoli e Juve: "Ho molti difetti, ma non gufo nessuno. Non guardo le cose tentando di mettere il malocchio. Ci sono due grandi squadre, due grandi allenatori, grandissimi calciatori dalle cui giocate ci sarà da prendere e riproporre schemi di gioco. Me la guardo sarà uno spettacolo di grande livello. Al San Paolo gremito sarà bello assistervi, se posso ci vado".

Sulla formazione e le scelte - "Il derby? So che cambierebbe quella partita in base a Roma-Empoli, io penso a quella. È il miglior modo di preparare correttamente quella partita lì. Quando confronti le due squadre, l'importanza del derby, ti può sembrare differente. La realtà è che il modo di prepararla bene è vincere contro l'Empoli". Sui Nazionali: "Sono tornati tutti molto bene, tranne Daniele. Il fatto che non ci siano complicazioni radiografiche è fondamentale. Bisogna valutarlo di volta in volta, oggi cammina già meglio. Domani penso sia difficile averlo a disposizione. Gli altri si sono allenati bene, sono fiducioso anche se un po' di fatica l'hanno fatta". Grenier può giocare dall'inizio? "Ha avuto questo problema al ginocchio, l'abbiamo lasciato fermo in questo momento e si è fatto un allenamento prettamente atletico per mettere roba di completamento. L'ho rivisto ieri, lo rivedo oggi e sono valutazioni che vanno fatte piano piano, ma è una cosa che può essere presa in considerazione". Infine capitolo Totti: "Può giocare diverse gare, dipende dal tipo di partita, dal risultato, lo considero dentro la gara come gli altri. Faccio il mio lavoro e vado a decidere cosa fare".