Samp, Ferrero non è più presidente: il punto

Serie A
Massimo Ferrero rimane comunque il proprietario del club blucerchiato (Getty)
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La Federcalcio ha comunicato al diretto interessato (che resta comunque proprietario del club) e alla Lega di A la decisione, dovuta a un patteggiamento a un anno e 10 mesi per il crack Livingston nel 2010. Il club blucerchiato: "Decisione ingiusta"

Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria. Mentre la squadra si gode il suo ottimo momento dopo la vittoria contro l’Inter, arriva la notizia che cambia così a sorpresa i piani societari del club. Nella giornata di ieri la FIGC ha comunicato allo stesso Ferrero la decadenza del suo incarico e così anche alla Lega Serie A. la decisione è dovuta al patteggiamento di una pena di un anno e 10 mesi per il fallimento della compagnia aerea Livingston (risalente al 2010 e appartenente all’epoca dei fatti alla Fg Holding proprio di Ferrero).

Ieri la notifica della FIGC -
L’articolo 22 delle Noif (le Norme organizzative interne federali) spiega che "non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione, e se già in carica decadono, coloro che siano stati o vengono condannati con sentenza passata in giudicato a pene detentive superiori a un anno". Nonostante questo Ferrero rimane proprietario della Sampdoria, ma l’organigramma della società dovrà far figurare in questa figura un'altra persona. Il club blucerchiato, al momento, sostiene però che un patteggiamento non equivale a una condanna, tesi contraria al parere richiesto appositamente dalla Figc, dalla Corte Federale d’appello. Adesso è attesa la risposta dello stesso presidente o della società doriana, che nei mesi scorsi aveva contemplato la possibilità di contestare ancora l'interpretazione della Corte federale. Dopo le dovute verifiche, la Federazione gli ha notificato ieri l'avvenuta decadenza e ora la Sampdoria dovrà a sua volta rendere noto il nome di chi formalmente ricoprirà da questo momento la carica di presidente.

Valutazioni in casa Samp - Il club era stato ceduto a titolo gratuito da Edoardo Garrone nel 2014 e Ferrero ora non potrà più rappresentare il club nelle sedi istituzionali (come ad esempio le assemblee di Lega). Una delle poche certezze in questo momento è la figura di Antonio Romei, avvocato e braccio destro dell’ormai ex presidente blucerchiato che si occupa di numerose vicende interne, mercato compreso. Romei - che ufficialmente non ricopre nessun ruolo definito nell'organigramma Samp - continuerà a svolgere il suo lavoro "nell’ombra" e non sarà dunque lui il nuovo presidente. Le persone più accreditate sembrano essere la figlia di Ferrero, Vanessa, oppure il nipote Giorgio, entrambi già nel consiglio d’amministrazione. Sono in corso altre valutazioni per prendere tempo e decidente anche eventualmente di contestare la decisione presa dalla FIGC.

Il comunicato della Sampdoria – "Con riferimento alla comunicazione della FIGC secondo la quale la sentenza della vicenda di Livingston del 2009 avrebbe determinato la decadenza, ai fini solo esclusivamente sportivi, dalla carica di presidente del sig. Massimo Ferrero, U.C. Sampdoria conferma che si tratta di decisione ingiusta e non corretta, difettando il presupposto di una sentenza di condanna. Nel massimo rispetto del ruolo degli organi istituzionali della Federazione, U.C. Sampdoria e il suo Presidente proporranno ogni iniziativa a tutela dei rispettivi interessi, diritti e ragioni. In ogni caso, la decisione della FIGC non incide in alcuna misura sul regolare andamento e sulla prosecuzione delle attività societarie e sportive di U.C. Sampdoria, anzi la rafforza, essendo del tutto fantasiose e prive di ogni fondamento le illazioni concernenti presunte ipotesi riguardanti l’assetto societario di U.C. Sampdoria", la nota diffusa sul sito ufficiale del club.