Balotelli: "Tifo Milan. Insulti? Voglio rispetto"

Serie A
Balotelli, Nizza (Getty)
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Sfogo social di Super Mario, l’attaccante del Nizza alza la voce dopo gli insulti arrivati per il commento post derby: "Tifo Milan, sono umano e voglio rispetto. Inter? Tornerà ad essere la prima squadra in Italia entro due anni. Napoli? Ci andrei"

"Insultatemi pure...", firmato Mario Balotelli. Super Mario social post derby di Milano, un commento che ovviamente non è passato inosservato. Passione rossonera mai negata e una gioia affidata a Twitter subito dopo la rete di Zapata al 97' che ha regalato al Milan un pareggio quasi insperato. 140 caratteri che ovviamente hanno scatenato diverse reazioni da parte dei tifosi di Milan e (soprattutto) dell’Inter, con Balotelli che – con un live su Instagram – si è sfogato così: "Quanti insulti bisogna prendere da voi interisti? Quanti? Davvero, non ho più parole. Ognuno tifa la propria squadra e non deve essere un problema. Adesso se dico "Forza Milan" dobbiamo farne un caso? Io penso di aver dato tanto all’Inter, come loro a me. È stato un derby spettacolare ed ho esultato a tutti i gol. Se voi tifosi interisti mi avete voluto bene vuol dire che ho giocato bene. Voglio rispetto. Io sono umano e dopo che ricevo tanti insulti, mi arrabbio".

Balotelli: "Inter? Tornerà la prima squadra in Italia entro due anni"

"Non ho nulla contro l'Inter, semplicemente tifo Milan e basta. L'Inter per me tornerà ad essere la prima squadra in Italia entro uno o due anni, glielo auguro, ma io ho simpatie per Milan e Manchester City da tanto tempo. Perché ho lasciato il Milan? Galliani mi voleva, ma Berlusconi invece... no comment. Io al Napoli? Sì, andrei", ha proseguito Balotelli. Che poi è tornato a parlare anche dell’episdio della maglia lanciata dopo Inter-Barcellona di Champions League: "Io ci tenevo a quella partita. Ero entrato e avevo sbagliato qualche passaggio di fila e San Siro iniziò a fischiarmi. Non la presi bene e successe quel che successe. Rapporto con Mourinho all’Inter? È stato uno dei miei due allenatori preferiti", ha concluso Balotelli.