Genoa, Juric in lacrime: "Sconfitta inspiegabile, non ho parole"

Serie A
Ivan Juric, allenatore del Genoa (Getty)

L'allenatore rossoblù ha interrotto la conferenza stampa dopo la sconfitta col Chievo: "Non sono pentito di essere tornato, è un momento intenso della mia vita. Non so davvero cosa dire, mi chiedo come siano possibili certe cose, è gravissimo quello che è accaduto oggi"

Perde ancora il Genoa di Ivan Juric, dopo un primo tempo giocato molto bene i rossoblù non riescono a portare a casa i tre punti e vengono così sconfitti dal Chievo in casa. Fatali alcuni minuti della ripresa, quando dopo il vantaggio segnato da Pandev la squadra ligure (che ha sbagliato anche un rigore con Simeone) subisce le reti di Bastien e Birsa. Ora il terzultimo posto dista soltanto cinque punti e così, ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore croato ha provato a commentare la sconfitta e l’andamento della gara odierna.

"Risultato inspiegabile"

"Sinceramente questa sconfitta per me è inspiegabile - ha detto Juric - non trovo le parole e non so cosa dire. Dopo un primo tempo in cui la squadra ha giocato un calcio fantastico, ha creato tanto e ha anche sbagliato un rigore prima di riuscire poi a trovare il, vantaggio abbiamo lasciato venire fuori il Chievo e dopo due minuti del secondo tempo - quando già l’atteggiamento non era giusto - abbiamo preso il gol del pareggio. All'intervallo avevo detto ai ragazzi di ripartire subito forte per continuare a fare ciò che serviva, ma sinceramente non so cosa sia successo. Poi quando siamo andati in svantaggio non abbiamo sfruttato le occasioni da gol che abbiamo creato. Però sinceramente sono inspiegabili i minuti in cui abbiamo perso la partita".

Nessuna scusa

"Non dobbiamo cercare scuse nella contestazione dei tifosi, nei fumogeni o in altre cose; il 99% del pubblico è stato fantastico oggi, poi ci sono stati lanciati dei fumogeni in campo ma è una cosa che dipende da pochissime persone. Possiamo dire che ci hanno condizionato ma la realtà non è così perché l'atteggiamento non è stato quello di una squadra che vuole vincere. Ci sono piccole cose che un allenatore e i calciatori percepiscono, a volte bisogna spazzare un pallone invece di fare un passaggio e usare più cattiveria per riuscire a chiudere bene questa stagione. Non voglio parlare del resto perché sono soltanto scuse. Se ho paura di retrocedere? Sinceramente anche contro la Lazio avevamo preso gol all'ultimo minuto e lì a fine primo tempo ero convinto che la squadra ci fosse, così come oggi".

"Ci aspettano quattro partite da giocare al massimo"

"Avevo visto bene i ragazzi, che giocavano così come avevamo lavorato e programmato di fare in settimana però poi arriva un momento in cui, in tutta sincerità, mi chiedo come siano possibili certe cose; è inspiegabile, gli stessi giocatori più esperti non sanno giustificare quello che è successo. Un allenatore se ne accorge e queste sono cose gravissime, abbiamo ancora quattro partite - due da giocare in casa - e dovremo giocare come abbiamo fatto nel primo tempo oggi, quando ho visto ragazzi molto bene".

Le lacrime in conferenza stampa

In seguito Juric ha raggiunto la sala stampa per rispondere alle domande dei cronisti presenti ma è poi stato costretto a lasciare la conferenza perché incapace di trattenere le lacrime: "Non aspettatevi rivoluzioni nelle prossime gare perché non ho molte alternative. A gennaio sono arrivati dei giocatori che fanno tre minuti di partita e poi se ne vanno perché non hanno più voglia. Non sono assolutamente pentito di essere tornato, è un momento intenso della mia vita", ha detto il tecnico prima di lasciarsi andare e abbandonare così la sala stampa in lacrime.