"Il terzo posto? E' una posizione nobile, non significa fallimento". Prima della sfida col Milan, l'allenatore giallorosso ha parlato in conferenza: "Il secondo posto sarebbe come una vittoria. Monchi? Hanno preso il migliore". Su Totti: "Se ne dovrebbe occupare il presidente. La 10 non deve essere ritirata". Dite la vostra
Dopo il derby la Roma cerca una reazione, il secondo posto va blindato: "'C'è l'esame della classifica a fine campionato e diventa fondamentale il match contro il Milan". Dopo la sconfitta con la Lazio tanta delusione per Spalletti: "Mi sento addosso tanta amarezza". Ma ora l'importante è ottenere la seconda piazza. "Arrivare secondi sarebbe come aver vinto il campionato!". Queste le parole dell'allenatore giallorosso in conferenza stampa.
Su Totti: "La sua maglia non deve essere ritirata"
Il commento di Spalletti sulla gestione Totti: "Diventa difficile dire qualcosa. Quando Monchi ha parlato di questo tema mercoledì ha solo riportato ciò che ha trovato, dicendo che Francesco ha fatto questo contratto e lui ha in mano questo e questo dice. Essendo Totti nel momento più importante della sua carriera, essendo così attaccato alla Roma vuole aspettare la fine del campionato e preferisce fare silenzio per dare tutta l'attenzione a questo finale, così la vedo io". Sulla maglia numero 10: "La maglia per me rimane viva, non muore. Secondo me togliere la maglia è mortificazione, prima di Totti ce l'aveva Giannini, è un modo di ragionare obsoleto. Si vuol ricordare Totti bene? Lo si ricorda in tutte le maglie, con un 10 piccolino magari. Il bambino che se la merita e se la può mettere, quale traguardo sarebbe per un bambino? Vogliamo togliergli questa soddisfazione, il 10 di Totti deve continuare a vivere. È insopportabile a questi tempi qui dire che la maglia va tolta, può darsi anche gliela ritirino, io la penso così. Se non la vedo più, la cercherò al cimitero per rivederla”. Su come dovrebbe essere gestita la situazione: "Deve occuparsene il presidente".
"Arrivare secondi? Come aver vinto il campionato"
"Se si arriva secondi è come aver vinto il campionato, se si arriva terzi è aver fatto un lavoro lungo, poi ci sono tanti numeri tipo gol fatti, gol subiti, poi c'è la partita contro il Porto, contro il Lione, contro la Lazio in Coppa Italia, in campionato, poi mi sembra che le altre non le cito perché ci vorrebbe tempo, sono più le partite vinte, si lavora per dare alla Roma una visibilità internazionale più importante possibile. Essere terzi non significa fallimento".
Sulle parole di Monchi
"Monchi è il migliore che c'è sulla piazza e Pallotta ha fatto bene a prenderlo. Lo cercavano un po' tutto. Quello che ha detto di noi mi fa piacere, perché è una visione che viene pulita, che viene da fuori, dove uno non è inquinato da ciò che si dice nel luogo. E lo guarda con professionalità facendosi un'idea precisa dell'ambiente. Tutto sommato la Roma sta facendo un buon lavoro, poi è chiaro che ci sono delle cose da migliorare, lui ha espresso un parere positivo guardandoci da fuori, dall'estero hanno quella visione lì della Roma, potermi confrontare con il numero uno dei direttori mi ha già dato tante cose che tengo strette”.
Sui manichini al Colosseo: "Persone deviate"
Spalletti ha parlato anche dell'episodio di ieri, coi manichini appesi al Colosseo dai tifosi della Lazio, che poi hanno rivendicato il gesto: "Non sono né laziali, né romanisti, né tifosi. Sono soltanto delle persone deviate, iniziative come quelle mi evidenziano solo odio, cattiveria".