Calciomercato, Kalinic: "Resto alla Fiorentina"

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Nikola Kalinic, attaccante della Fiorentina (Getty)
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Sulle sue tracce c'era il Tianjin di Cannavaro. L’attaccante croato ha rifiutato una maxi-offerta: prima ha fatto trapelare le sue intenzioni ai media croati, poi ha confermato tutto in una cena a Firenze a cui hanno partecipato l'agente e gli intermediari

Futuro alla Fiorentina - Una cena con menù di... mercato. Che sorride alla Fiorentina. Perché Nikola Kalinic vuole rimanere in viola, la conferma nel corso di una cena questa sera in cui erano presenti anche i suoi agenti. Kalinic ha nuovamente ribadito il 'no' al Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro, rifiutando un contratto da 12 milioni di euro netti a stagione per i prossimi tre anni. Per la gioia della Fiorentina e del popolo viola.

Decisione presa - "Resto alla Fiorentina. Questa è la mia decisione. Solo la mia". Anticipazione arrivata direttamente da Nikola Kalinic nelle scorse ore. A cui poi sono seguiti i fatti. L’attaccante croato, da giorni al centro di un’operazione molto importante che sembrava vicina alla conclusione (con il calciatore in partenza con direzione Cina), ha detto la sua al sito croato Sportske Novisti, facendo lui stesso il punto sulla situazione che lo vede coinvolto: "Voglio giocare in Italia, nel club dove milito da due anni e dove mi trovo molto bene. Sono grato all'allenatore e ai compagni di squadra, voglio continuare con loro. Non ho mai detto sì alla Cina". 

La Fiorentina: "Felici per le sue parole! Mai trattato la cessione" - Dopo l'intervista, il comunicato della Viola. Che aggiunge di non aver mai trattato la cessione del croato: "La Fiorentina apprende con grande piacere e soddisfazione le dichiarazioni rilasciate da Nikola Kalinić alla stampa croata e la sua intenzione di voler restare a Firenze per proseguire in maglia viola la sua carriera. La Fiorentina non si è mai seduta a nessun tavolo di trattativa per la cessione del giocatore in quanto considera Kalinić un punto di forza della squadra avendo fissato una importante clausola rescissoria, proprio per scoraggiare eventuali acquirenti".

Cena decisiva - Momento chiave della trattativa, dunque, la cena delle scorse ore tra Kalinic, il suo agente Tomo Erceg e l'intermediario Ramadani che si è svolta a Firenze. Una cena in cui, come già detto, l'attaccante croato ha ribadito la propria volontù di rimanere a Firenze. Un 'no' definitivo alla Cina che non lascia spazio a ripensamenti. Con Kalinic che non ha voluto nemmeno prendere in considerazione il rilancio che il Tianjin Quanjian era pronto a far.

Le mosse della Fiorentina -
L’intenzione della Fiorentina (che avrebbe guadagnato 38 milioni di euro con la sua partenza) è sempre stata quella di non volersi privare del giocatore - che però sembrava convinto ad accettare la proposta di quattro anni di contratto con la squadra allenata da Fabio Cannavaro per un ingaggio di circa 10 milioni di euro a stagione. Adesso il no definitivo: "C'è stata molta pressione in questi giorni e io mi sentivo come spinto verso la Cina. Pressione non dal club, ma dai giornalisti. Sono loro che hanno creato un'atmosfera particolare, come se volessero liberarsi di me. In nessun momento ho detto che ero felice di andare in Cina. È chiaro che qualche pensiero ce l’ho avuto quando ho visto l'offerta ma in nessun momento ho optato per la Cina".

Le parole di Paulo Sousa - Una scelta diversa da quella che tutti si sarebbero aspettati stando agli avvenimenti delle ultime ore. I viola, infatti, avevano già iniziato a guardarsi intorno e avevano pensato a Mattia Destro come possibile sostituto. L’attaccante non ha ancora comunicato la sua volontà di rimanere in Italia a Fabio Cannavaro e presto parlerà telefonicamente proprio con Erceg. Nel frattempo Paulo Sousa, in conferenza stampa, ha descritto così la situazione dal suo punto di vista: "Ho già parlato di Nikola, è un giocatore della Fiorentina e va sempre a mille all'ora. Per un allenatore è una gioia avere calciatori come lui, molto speciali". E il futuro di Kalinic sarà ancora in Serie A.