L'allenatore che ha lanciato Gigio in serie A si esprime sul mancato rinnovo del portiere: "E' fortissimo ma ha ancora 18 anni. Non c'è bisogno di correre. Ora ha metà Italia contro e questo può frenare la sua crescita"
Sul caso Donnarumma non poteva certo mancare il parere di chi l'ha lanciato nel calcio dei grandi, facendo scoprire all'Italia e al mondo intero le sue grandi e precocissime doti. Sinisa Mihajlovic è stato ospite di "Calciomercato - L'originale" e ha avuto modo di soffermarsi sull'affaire che infiamma l'estate del mercato: il mancato rinnovo - anche se ci sono ancora degli spiragli che il Milan spera di riapire - e lla conferenza stampa fiume di Mino Raiola, agente del giocatore. “Non conosco i termini della trattativa e non mi piace guardare in casa degli altri. Gigio è fortissimo ma è ancora un ragazzino di 18 anni. Io gli voglio tanto bene. Per diventare un campione deve ancora crescere e farlo in una società dove tutti gli vogliono bene lo avrebbe potuto aiutare. Non c’è bisogno di correre, ha ancora 20 anni di carriera davanti. Capisco Raiola, conosce il fatto suo.
"La situazione doveva essere gestita meglio"
"Al posto di Gigio io sarei rimasto ancora un po’ al Milan sia per riconoscenza sia per un fattore di crescita. Poi penso che il Milan gli abbia offerto un ricco rinnovo. Ora si è creata una situazione difficile, ha metà Italia contro: questo può essere un freno per la sua crescita, anche se lui è molto forte caratterialmente. La situazione doveva essere gestita meglio da entrambe le parti”.