Il portiere classe 1987 ha fatto visita al presidente Cairo: martedì le visite mediche con il Toro, poi la firma su un contratto biennale. Società granata che insiste per il difensore del Barcellona Thomas Vermaelen
Un ritorno in Serie A dopo le avventure vissute all’estero con le maglie di Paris Saint-Germain, Siviglia e Osasuna, la nuova squadra di Salvatore Sirigu sarà il Torino. Un affare definito nei giorni scorsi e che adesso attende solo di essere ufficializzato: il portiere classe 1987, quest’oggi a Milano in compagnia del suo agente Branchini, ha fatto visita agli uffici del presidente Urbano Cairo. Un primo colloquio con il numero uno del Torino, poi l’arrivederci a presto, prestissimo anzi. Perché Salvatore Sirigu nella giornata di martedì svolgerà le visite mediche con il club granata e poi firmerà un contratto biennale con il Toro: pratiche per la risoluzione consensuale con il Paris Saint Germain (aveva ancora un anno di contratto) ormai dunque ultimate, con l’ex portiere del Palermo che per le prossime due stagioni difenderà i pali della porta granata. Test medici dunque già programmati e – a iter terminato – la firma sul contratto biennale. Sei anni dopo, Sirigu è pronto a tornare ufficialmente in Serie A.
Torino, si insiste per Vermaelen
Sirigu ma non solo, perché il mercato del Torino non si ferma al portiere. Il ds Petrachi è al lavoro per rinforzare il reparto difensivo a disposizione di Sinisa Mihajlovic e l’idea che maggiormente stuzzica il dirigente granata è quella che porta a Thomas Vermaelen, difensore di proprietà del Barcellona ma che nell’ultima stagione ha indossato la maglia della Roma collezionando solo 9 presenze in Serie A. L’operazione che sta cercando di impostare il direttore sportivo del Toro, Petrachi, si avvicina a quella che solo un anno fa ha portato Joe Hart in Italia: è stato infatti richiesto ai blaugrana un prestito con contributo di ingaggio (il belga guadagna 2.5 milioni a stagione) del giocatore. Ora si attende la risposta del Barça, ma nella dirigenza granata c’è consapevolezza che non sarà facile strappare un sì alle condizioni poste. La volontà è però quella di insistere: il difensore classe 1985, infatti, è considerato il profilo giusto per innalzare il livello qualitativo della difesa del Torino.