Dall'addio al Verona al ritiro definitivo: la giornata di Cassano

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Altra clamorosa svolta nella telenovela che coinvolge il barese: ora è deciso a risolvere il contratto con i gialloblù, ha lasciato il ritiro. Sul profilo Twitter della moglie: "Ma non ho intenzione di lasciare il calcio, semplicemente non sono stimolato a continuare". Poi ci ripensa di nuovo: "Non giocherò più a calcio"

Un colpo di scena dietro l'altro. Un nuovo, clamoroso dietrofront di Antonio Cassano che ha lasciato il ritiro del Verona, pronto a risolvere il contratto con i neopromossi. Mercoledì non sarà alla ripresa degli allenamenti dopo la pausa concessa alla squadra da Pecchia al termine del ritiro. Inizialmente, attraverso il profilo Twitter della moglie Carolina Marcialis, aveva annunciato l'intenzione di continuare comunque la sua carriera: "Non ho intenzione di lasciare il calcio, semplicemente non me la sento di continuare con l'Hellas Verona..." aveva scritto in un tweet poi rimosso. "Fisicamente sto benissimo, come ho dimostrato nei 15 giorni di preparazione, ma mentalmente non sono stimolato a continuare in questo club! Ringrazio di cuore il presidente Setti, il ds Fusco, Pecchia e la squadra per la disponibilità concessa!! AC". Poi il nuovo dietrofront, sempre sul profilo della consorte: "Al contrario di quanto apparso sui profili social ufficiali di mia moglie, vorrei precisare quanto segue. Carolina ha sbagliato, dopo averci pensato e riflettuto alla fine ho deciso: Antonio Cassano non giocherà più a calcio. Chiedo scusa alla città di Verona, a tutti i tifosi, al presidente Maurizio Setti, al direttore sportivo Filippo Fusco, all'allenatore Fabio Pecchia, ai miei compagni di squadra e allo staff medico e tecnico. Per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita, e in questo momento sento che la mia priorità è rappresentata dal fatto di stare vicino ai miei figli e a mia moglie". Il motivo sarebbe da attribuire quindi al forte stress che sta vivendo in questo periodo lontano dalla famiglia, a cui è molto legato. Se la prima volta l’Hellas Verona era riuscito a convincere Cassano a ritornare sui propri passi, questa volta la società gialloblù sembra rassegnata alla decisione di Fantantonio.

L'annuncio e il primo ripensamento

Soltanto qualche giorno fa, il 18 luglio, Cassano aveva spiegato di aver "avuto un momento di debolezza" e aveva comunicato in una conferenza stampa di voler continuare a giocare. "È una scommessa che voglio vincere. Come al solito stavo ragionando di pancia e stavo per commettere un'altra sciocchezza. Volevo staccare un attimo, ma dopo un confronto ci ho ripensato". Parole che sono state completamente ribaltate dopo questa puntata dell'infinita telenovela Cassano-Verona. 

C'era grande attesa per il ritorno della coppia con Pazzini, che tanto bene aveva fatto negli anni della Sampdoria. Sembra quindi che questa reunion non ci sarà mai, con il clamoroso passo d'addio prima annunciato, poi ribaltato e di nuovo confermato. Un saluto che lascerà sicuramente scioccati i tifosi del Verona, anche perché nella conferenza stampa con cui diceva di essere tornato sui propri passi Cassano aveva assicurato: "Ora sono determinato a fare una stagione super, con un paio di giocate vi farò dimenticare tutto. Ho perso sette chili e ho tante motivazioni, vi farò divertire"

Il presidente del Verona: "Questo ragazzo non ce la fa di testa"

La storia tra Antonio Cassano e il Verona stavolta sembra quindi essere finita per davvero. A certificarlo sono le parole all'Ansa dal presidente scaligero, Maurizio Setti: "Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Professionalmente non gli si può rimproverare nulla, evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa. C'è un up e un down, parla e poi sta muto: peccato, perché dal punto di vista professionale stava facendo tutto per bene".