Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Gallinari dà il la, tutto facile per Denver

NBA
Nettamente a favore di Danilo Gallinari lo scontro diretto con Paul George (Foto Getty)

Venivano da 5 vittorie i Pacers e da 5 sconfitte i Nuggets ma finisce con un massacro, 140-112 per Denver, l'attesa partita londinese. In cattedra Danilo Gallinari nel primo quarto (18 alla fine per lui) e poi uno scintillante Nikola Jokic da 22, 10 rimbalzi e 7 assist

Alla O2 Arena di Londra c’è in prima fila mezza formazione dell’Arsenal — dal bomber cileno Alexis Sanchez a Mesut Ozil, ma anche Per Mertesacker, Hector Bellerin e Alex Oxlade-Chamberlain — affiancati dal centrocampista del Tottenham Hotspur Dele Alli, dal grande ex di Bayern Monaco e Chelsea Michael Ballack e poi dalla leggenda, Thierry Henry. Un vero parterre d’onore — cui si aggiungono il commissioner NBA Adam Silver, la biondissima cantante Ellie Goulding e lo stilista inglese di origine ghanese Oswald Boateng — accorso nella capitale inglese per assistere all’edizione 2017 dei London Games NBA, che mette gli uni di fronte agli altri Pacers e Nuggets. Danilo Gallinari saluta a centro campo insieme a Paul George il pubblico londinese prima del via — ambasciatori NBA in terra straniera — sfoggia un inglese che non ha niente da invidiare ai locali (e delle notevoli calze al ginocchio con lo Union Jack) e poi è pronto per la palla a due. Anzi, prontissimo. Inizia con 4/5 al tiro di cui tre triple per 11 punti nei primi sette minuti, giocati a ritmo alto dalle due squadre, con le difese praticamente assenti.

La prima spallata - Denver chiude il primo quarto avanti solo di un punto, 30-29, ma con un ispiratissimo Nikola Jokic (9 punti, 5 rimbalzi e 3 magnifici assist, uno più bello dell’altro) produce il primo vero strappo della partita, che porta la squadra del Colorado fino al +13 (62-49) approfittando anche di un inizio difficile della stella di Indiana Paul George, che sbaglia tutti tranne uno i suoi primi sette tiri di serata. Alla fine del primo tempo i Nuggets hanno già segnato 67 punti, sono avanti di 11, hanno mandato a segno 7 triple e distribuito 18 assist sui 25 canestri segnati. 

Indiana affonda - Se la nave di Indiana sembra imbarcare acqua già nel secondo quarto, nel terzo va definitivamente a picco incassando canestri dopo canestri senza soluzione di continuità. Prima ci pensa Gary Harris, con un gioco da tre punti seguito da una tripla, a portare il vantaggio sul +23 (86-63), poi risale in cattedra uno scintillante Jokic (che chiude il terzo quarto non lontano da una tripla doppia, con 20 punti, 10 rimbalzi e 6 assist) e infine due punti di Gallinari mettono fine a un ulteriore parziale di 8-0 Nuggets che porta il vantaggio sul +32 (97-65). La gara è definitivamente spaccata in due, visto che dopo i 37 punti subiti nel secondo quarto, Indiana viene travolta da altri 39 nel terzo quarto, chiuso con Denver abbondantemente sopra i cento punti (106-76) e percentuali sopraffine (oltre il 57% dal campo e quasi il 46% da tre).

Nel segno di Gallinari e Jokic - L'ultimo periodo sostanzialmente non si gioca, e mentre le squadre si trascinano verso l'inevitabile finale i dodici minuti conclusivi servono solo a mettere a posto qualche cifra: chiude con 18 punti e un ottimo 7/11 al tiro Gallinari, ancora meglio fa Jokic a quota 22, ma i Nuggets hanno praticamente tutto il quintetto in gran spolvero (21 di Wilson Chandler e 16 di Harris). Per i Pacers deludono George e Myles Turner (6/25 al tiro combinato, 10 punti il primo, 9 il secondo), ci provano ma non possono nulla Jeff Teague (16 e 9 assist) e C.J. Miles dalla panchina, il miglior realizzatore dei suoi a quota 20. Si diverte fino all'ultimo il pubblico di Londra - compresa la bella Ellie Goulding in prima fila - e si divertono ancora di più i Nuggets, che chiudono a 5 la striscia negativa, segnando la belleza di 140 punti. I Pacers all'opposto fermano a 5 quella di vittorie e risalgono il più in fretta possibile sull'aereo che li riporta a casa, dando così una nuova declinazione al termine Brexit.