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NBA, countdown allo Slam Dunk Contest (2004-2008)

NBA
Dwight Howard si trasforma in Superman per vincere il titolo nel 2008 (foto Getty)
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Dal piccolo Nate "The Great" Robinson al gigante Dwight "Superman" Howard, la gara delle schiacciate torna a regalare vero spettacolo, anche grazie ai salti irreali di Josh Smith e Gerald Green

2004,  FRED JONES, Indiana Pacers — Nel primo All-Star Game disputato allo Staples Center di Los Angeles (la lega ci tornerà poi nel 2011 e ha già programmato lì quello del 2018) Jason Richardson cerca l’assalto al terzo titolo, impresa mai riuscita a nessuno. Passa il primo turno, che vede invece eliminati Chris “Birdman” Andersen e Ricky Davis, e deve vedersela in finale con Fred Jones, giocatore al secondo anno degli Indiana Pacers. Che in finale si guadagna un 50 lanciando per aria il pallone e andando a schiacciare in 360 a una mano sul rimbalzo dello stesso. Tanto basta per battere “J-Rich” e aggiudicarsi il titolo 2004.

2005, JOSH SMITH, Atlanta Hawks — Si torna a Denver, sede del primo Slam Dunk Contest firmato sia ABA che poi NBA. Il salto nel glorioso passato sembra far bene alla competizione, che ritrova smalto grazie alle esibizioni di Amar’e Stoudemire (schiaccia su un assist di testa del suo compagno/calciatore Steve Nash) e di Josh Smith, che prima va a schiacciare saltando Kenyon Martin seduto su una sedia sotto canestro e poi mette la ciliegina della torta rispolverano la jersey n°21 di Dominique Wilkins (in giuria) per la dunk finale che lo incorona campione. 

2006, NATE ROBINSON, New York Knicks — Dopo Spud Webb, ecco Nate Robinson — e il riferimento non è un caso. Proprio Webb è infatti complice del piccolo-grande uomo dei Knicks (poco più di 170 cm.) in una delle sue più spettacolari schiacciate: il campione del 1986 si posiziona sotto il canestro e gli alza il pallone schiacciandolo a terra, facendosi sorvolare in volo da “Nate The Great”. Si tratta della ciliegina sulla torta di un’esibizione straordinaria che convince i giudici a preferirlo ad Andre Iguodala, anche se solamente dopo uno spareggio in finale. 

2007, GERALD GREEN, Boston Celtics — Il lineup di quelli seduti in giuria a Las Vegas (Michael Jordan, Dominique Wilkins, Kobe Bryant, Julius Erving, e Vince Carter) fa impallidire quello dei giocatori in concorso, ma le imprese aeree di Gerald Green non fanno rimpiangere i grandi campioni del passato. Anzi, proprio al passato — e alla schiacciata cieca di Dee Brown del 1991, eseguita in maglia Celtics — si rifà Green, che dopo aver piazzato una windmill saltando sopra un tavolino posizionato sotto canestro, salta anche Nate Robinson coprendosi contemporaneamente il volto per l’affondata finale. 

2008, DWIGHT HOWARD, Orlando Magic — Gerald Green cerca di difendere il suo titolo sul parquet di New Orleans inventandosi la “Birthday Cake Dunk”, soffiando cioè sulle candeline di una cupcake posizionata di fianco al ferro. Divertente, ma non abbastanza per convincere i tifosi che per la prima volta votano da casa: il 78% di loro gli preferiscono le schiacciate di Dwight Howard che, fedele al soprannome di “Superman”, si esibisce con il mantello rosso e la “S” sul petto. Nasce il primo supereroe delle schiacciate.