L'ex lungo dei Milwaukee Bucks - fuori dalla NBA dal 2015 per vari problemi personali - è la scelta dei Cleveland Cavs per rimediare all'infortunio di Andrew Bogut. Una scommessa intrigrante per LeBron James e compagni, che lo vorrebbero in forma per il via dei playoff
Dopo giorni di indiscrezioni e voci ricorrenti, è arrivata la conferma che sarà Larry Sanders, il 28enne lungo ex Milwaukee Bucks fuori dalla lega dal 2015, a prendere il posto lasciato vacante dall’infortunio-lampo di Andrew Bogut (destinato al taglio dopo aver potuto disputare solo 58 secondi in maglia Cavs) nel roster di Cleveland. Chiamato con la 15^ scelta assoluta al Draft 2010 in uscita da VCU, nel febbraio 2015 Sanders aveva lasciato tutti stupiti annunciando la sua scelta di abbandonare la NBA per ritrovare quell’equilibrio personale andato perduto (testimoniato da una rissa in un bar nel novembre 2013 e da successive sospensioni per aver violato le regole anti-doping NBA) e per dedicarsi alle altre passioni della sua vita che non fossero la pallacanestro. Trovato l’accordo per un buyout con i Milwaukee Bucks (che fino al 2022 gli avrebbe messo in tasca 1.860.000 dollari all’anno) Sanders aveva indirizzato tutti i suoi sforzi nel gestire una propria scuderia di artisti, formata da designer, musicisti e fotografi. La scorsa estate era anche arrivato il primo videoclip da lui prodotto – col nome d’arte L8show [Late Show, ndr] – che citava direttamente il suo passato da giocatore professionista.
Preferito a Josh Smith – Un passato che ora diventa nuovamente presente, con la firma – fino al termine della stagione, ma con possibilità di un'estensione non garantita al prossimo anno – per i Cleveland Cavaliers, che oggi lo sottoporranno agli esami clinici di prassi prima di inserirlo ufficialmente a roster. Dopo aver già sostenuto un provino a febbraio a cui avevano assistito ben sette squadre NBA, recentemente Celtics, Lakers e Cavs si erano messi direttamente in contatto con il suo agente, Joel Bell. A spuntarla il fascino di poter inseguire un anello alla corte di LeBron James, vincendo anche la concorrenza di un altro ex NBA come Josh Smith, tenuto a lungo sul radar da Cleveland. Ottimo difensore dalle grandi doti atletiche, al suo meglio – coinciso con la stagione 2012-13 – Sanders aveva sfiorato la doppia doppia di media in maglia Bucks, fermandosi a 9.8 punti e 9.5 rimbalzi di media, cui aggiungeva l’impressionante dato di 2.8 stoppate. I Cavs non si aspettano certo un contributo simile, ma l’identikit di Sanders corrisponde perfettamente alle esigenze dei campioni NBA in carica: difesa, centimetri e atletismo. Non sarà ovviamente pronto subito, tanto che le voci di un suo possibile utilizzo in D-League con gli associati Canton Charge si inseguono proprio in queste ore, ma il piano è quello di poterlo intregrare al fianco di Tristan Thompson e Kevin Love per l'inizio dei playoff.