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NBA Preview Denver accoglie Harden senza Gallinari

NBA
Harden

I Nuggets dovranno fare a meno di Danilo Gallinari per la partita con gli Houston Rockets (diretta Sky Sport 2 alle 2:30). Il ginocchio continua a dare problemi al talento italiano: salta la sfida con James Harden e Mike D'Antoni e per lui si parla di uno stop di una settimana 

Da qui a fine stagione ogni partita sarà un banco di prova per i Denver Nuggets, che ormai da un paio di mesi devono tenere duro per rimanere all’ottavo posto che vuol dire playoff. La partita interna contro gli Houston Rockets — diretta su Sky Sport 2 alle 2:30, repliche con commento in italiano su Sky Sport 3 alle 10:55 e su Sky Sport 2 alle 14 — lo sarà di sicuro, complice anche l’assenza di Danilo Gallinari per un problema al ginocchio, già confermata dalla franchigia del Colorado. Sia lui che Wilson Chandler (inguine) sono indisponibili per la gara con i Rockets, i quali dal canto loro devono fare i conti con la stanchezza: la gara nella “Mile High City” è la seconda di un back-to-back terribile, dopo aver giocato e perso ieri notte a New Orleans contro i Pelicans concedendo 128 punti nonostante la tripla doppia da 41 punti di James Harden. Proprio il “Barba” sarà il grande protagonista della sfida, atteso a trascinare di peso una squadra arrivata in albergo a tarda notte ma capace, grazie alle doti balistiche, di rovesciare qualsiasi pronostico. La stessa cosa che possono fare i Nuggets, ormai stabilmente tra i migliori attacchi della lega da quando Nikola Jokic ha preso il posto da titolare segnalandosi come uno dei giocatori più divertenti dell’intera NBA.

Calendario favorevole — I Nuggets sono attesi a sfide sempre più toste, ma gli impegni delle avversarie hanno dato loro una mano, visto che i Clippers — come Lakers e Kings prima di loro — si sono presentati al Pepsi Center senza DeAndre Jordan e Blake Griffin (cosa che non è piaciuta molto agli altri giocatori di L.A….) e Houston è nelle condizioni già descritte. I compagni di Danilo Gallinari però non potranno concedersi pause, visto che i Blazers li tallonano a sole due partite e mezza di distanza e le prossime avversarie si chiamano di nuovo Rockets (stavolta a Houston) e soprattutto Cleveland, attesa in Colorado mercoledì 22 marzo. La nuova combinazione con Nikola Jokic e Mason Plumlee finora però sembra promettere bene: pur in un campione molto ridotto (solo 47 minuti post-All-Star Game) con i due in campo i Nuggets sono andati benissimo tanto in attacco (125.8 punti segnati su 100 possessi) quanto in difesa (99.2), segnalandosi come la seconda miglior coppia per Net Rating dietro quella formata da Jokic e Jamal Murray (+66.2 in 75 minuti). Un segnale incoraggiante quest’ultimo, visto che i due giovano rappresentano le due pietre angolari su cui costruire il futuro della squadra, dato che Emmanuel Mudiay — settima scelta al Draft 2015 — è ormai fuori dalle rotazioni in favore di Jameer Nelson.

Riprendere il momento positivo — La sconfitta contro i Pelicans ha interrotto la striscia di tre successi consecutivi di Houston (a proposito: Denver ne ha quattro, miglior striscia della NBA insieme a OKC), ma non cancella quanto di buono fatto dopo la pausa per l’All-Star Game. Harden e soci infatti vantano il secondo miglior Net Rating della lega in questo lasso di tempo dietro gli indemoniati Miami Heat (+10.5) e davanti proprio ai Nuggets, grazie soprattutto alle prolificità dei loro attacchi. I Rockets infatti hanno il miglior rating offensivo della lega post ASG con 116.2 punti segnati su 100 possessi (1.2 in più rispetto a quelli dei Nuggets secondi) grazie ovviamente a Harden, autore di nove doppie doppie e tre triple doppie nelle ultime undici gare in cui Houston ha un record di 7-4. La sconfitta coi Pelicans è arrivata anche per l’assenza di Nene, tenuto a riposo nella prima gara del back-to-back per permettergli di giocare contro la sua ex squadra a Denver, città dove ancora vivono i suoi figli, come rivelato da coach D’Antoni.

Ancora tu — Come già scritto, Houston e Denver si incontreranno di nuovo tra due giorni e poi ancora il 6 aprile, incontrandosi quindi per tre volte nel giro di 15 giorni dopo aver disputato una sola gara — vinta dai Rockets 128-110 lo scorso 3 dicembre con il risultato mai in discussione nonostante l’arrivo in Colorado alle 5 del mattino — nel corso della regular season. I Nuggets però al tempo erano una squadra decisamente diversa, con Jusuf Nurkic in quintetto e Jokic fuori per un problema al polso, mentre ora sembra aver trovato la sua identità attorno al centro serbo, contagioso con la sua predisposizione al passaggio e all’altruismo. Sarà quindi interessante vedere come si affronteranno i due stili di gioco diversi in una partita che si preannuncia ad alto punteggio, con delle implicazioni di classifica per entrambe le squadre protagoniste.