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NBA, performance da MVP per Curry anche al karaoke

NBA
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A bordo dell'auto di James Corden per l'ultimo episodio di Carpool Karaoke, Steph Curry dimostra di avere una gran voce, testata (senza alcuna vergogna...) su un repertorio di canzoni Disney ispirategli dalla star occulta di casa: la figlia Riley

Da semplice segmento del Late Late Show with James Corden a show indipendente, il successo di Carpoool Karaoke – quando cioè un ospite famoso viene invitato a salire sull’auto guidata dallo stesso Corden, con i due pronti a scatenarsi interpretando a squarciagola canzoni di successo – è in arrivo ora anche in Italia su Apple Music, il servizio di streaming di Apple. Celebri in passato le interpretazioni di Michelle Obama sulle note di Single Ladies di Beyoncé o di Will Smith, ma dal sedile del passeggero di James Corden sono passati anche sportivi come John Cena e Shaquille O’Neal. Ora è stato il turno di Steph Curry, con la superstar dei Golden State Warriors che si è dimostrato completamente a suo agio insieme allo showman inglese, senza nessun timore a mostrare in pubblico le sue doti canore (peraltro notevoli). A sorprendere, più che altro, il repertorio musicale, che ha visto Curry esibirsi nelle sue personalissime versioni di due canzoni di grande successo tratte entrambe da due film di animazione della Disney, il successo del 2013 Frozen – Il regno di ghiaccio e il più recente Oceania, uscito lo scorso Natale nelle sale italiane. 

Steph Curry fa sentire la sua voce

Dopo aver scaldato l’ugola con un paio di esercizi vocali suggeritigli sul momento da Corden – cimentarsi nell’improbabile pronuncia del nome dell’attore britannico Benedict Cumberbatch o quella del suo compagno di squadra georgiano Zaza Pachulia (“Za-za Pa-chu-lia!”) – la prima esibizione della point guard agli ordini di coach Kerr lo ha visto impegnato nell’interpretazione di How far I’ll go, resa ancora più complicata dalla scelta – tanto di Curry che di Corden – di cantare tutta la seconda parte della canzone con in bocca il famoso paradenti diventato uno dei simboli del n°30 degli Warriors. Al brano scritto da Lin-Manuel Miranda e interpretato anche dall’artista canadese Alessia Cara, ha fatto seguito una divertentissima versione di Love Is an Open Door,  con i due passeggeri nei ruoli di Anna (Corden) e di Prince Hans (Curry) a scambiarsi strofe e ritornelli in maniera davvero divertente. Responsabile della curiosa selezione musicale, ovviamente, la vera star occulta di casa Curry, ovvero la figlia Riley, già famosissima al tempo delle sue apparizioni in conferenza stampa durante i playoff 2015. “In auto ascolto quello che ascolta lei, in un loop infinito: ecco perché so tutte le canzoni a memoria”, la semplice spiegazione del due volte MVP NBA.